Confcommercio Vicenza tiene monitorato l’andamento del settore del Terziario locale attraverso le consulte di categoria, che periodicamente si trovano per fare il punto della situazione. I dati così raccolti e quelli giunti attraverso la compilazione da parte degli associati di appositi questionari ( in tutto circa 500), disegna un quadro di generale difficoltà, soprattutto per le piccole imprese, costrette a fare i conti con liquidità in calo e soprattutto con le incerte prospettive dell’immediato futuro.
Complessivamente il 46% delle aziende del terziario intervistate ha dichiarato di trovarsi in condizione economica “non buona”.
Il 62% delle imprese (quasi due terzi) ha dichiarato di aver ridotto i fatturati rispetto al I° quadrimestre 2012.
Tutti i settori, ad eccezione del commercio al dettaglio di alimentari, hanno osservato un calo del fatturato uguale o superiore al 10% rispetto allo stesso periodo del 2012. Il calo più marcato nel settore veicoli e carburanti.
Complessivamente il 56% delle aziende del terziario intervistate ha dichiarato di avere difficoltà nel pagare i fornitori. I settori in cui le aziende manifestano maggiormente tali difficoltà sono il commercio al dettaglio di prodotti per la persona, e il turismo e ristorazione.
Come detto, le imprese hanno manifestato una forte preoccupazione per il futuro.
Mediamente il 40% delle aziende intervistate prevede un peggioramento della propria situazione nel corso del 2013. Maggiori difficoltà si intravedono per il settore dei prodotti per la persona (abbigliamento, calzature, edicole , cartolerie, librerie, sport e tempo libero, carburanti, tabacchi, prodotti farmaceutici) e nel settore dettaglio prodotti per la casa (casalinghi arredamento, fioristi, elettrodomestici, prodotti per l’edilizia, giardinaggio, agricoltura).
“Purtroppo senza interventi strutturali in grado di rilanciare gli investimenti e i consumi è difficile pensare ad una crescita significativa in tempi rapidi – commenta il direttore di Confcommercio Vicenza, Ernesto Boschiero -. Molte, troppe, famiglie sono in difficoltà e vivono con apprensione gli sviluppi della crisi e l’incertezza per il futuro spinge a privilegiare - quando si può - il risparmio anziché gli acquisti. I consumi sono quindi sempre più bloccati, mentre la politica a livello centrale non sta dando una mano a far ripartire l’economia”.
Confcommercio Vicenza sta cercando comunque di far fronte alle difficoltà degli associati con servizi sempre più mirati, come ad esempio con il “Tagliacosti”, check up gratuito per le imprese finalizzato a ridurre gli sprechi e i disservizi in azienda, o fornendo specifici percorsi formativi, in particolare sul rapporto con i clienti,”poiché – come sottolinea Boschiero - non si può più slegare il prodotto dal servizio”
ATTENZIONE: La notizia è riferita alla data di pubblicazione dell'articolo indicata in alto, sotto il titolo. Le informazioni contenute possono pertanto, nel corso del tempo, subire delle variazioni non riportate in questa pagina, ma in comunicazioni successive o non essere più attuali.