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L’ALTOLÀ DI ALI CONFCOMMERCIO VENETO SUI LIBRI DI TESTO PER LE VACANZE

L’Associazione denuncia la pratica di acquisto dei testi direttamente a scuola per il tramite di rappresentanti non autorizzati alla vendita: “È contro la legge, si tutelino i piccoli imprenditori”

martedì 07 giugno 2022
L’ALTOLÀ DI ALI CONFCOMMERCIO VENETO SUI LIBRI DI TESTO PER LE VACANZE L’ALTOLÀ DI ALI CONFCOMMERCIO VENETO SUI LIBRI DI TESTO PER LE VACANZE

Ali (Associazione Librai Italiani) aderente a Confcommercio Veneto lancia un monito affinché non si ripeta il fenomeno dell’acquisto dei testi per le vacanze “direttamente in classe”, in particolar modo alle primarie, e per il tramite di rappresentanti editoriali.

“Da sempre, infatti, accade che insegnanti o genitori si facciano carico singolarmente o in gruppo dell’acquisto dei testi per le vacanze rivolgendosi a rappresentanti o promoter delle case editrici e scavalcando, de facto, gli attori primari della filiera e cioè le librerie e cartolibrerie, vere incaricate della vendita - rileva una nota di Ali Veneto -. Una pratica vietata, come stabilito dall’articolo 157 Dlgs. 297/1994 che proibisce il commercio dei libri all’interno delle scuole da parte di docenti e personale scolastico. Un’operazione, quest’ultima, inoltre non pienamente conforme alla normativa fiscale in materia di attività di commercio al dettaglio”.

Talvolta il corpo docente, probabilmente animato dal desiderio di agevolare genitori e studenti, sembra dimenticare che i testi per le vacanze sono considerati dei “sussidi operativi non obbligatori”, libri che per legge sono soggetti a uno sconto massimo del 5% (Legge 15/2020, Disposizioni per la promozione e il sostegno della lettura). “Il vero problema – afferma Antonio Zaglia, presidente gruppo Ali di Confcommercio Veneto – non sta quindi nel risparmio presunto delle famiglie dati i prezzi piuttosto contenuti dei libri “estivi” (circa dieci euro), quanto piuttosto nel tagliare fuori i soggetti autorizzati alla vendita e fortemente ancorati al territorio. Librerie e cartolibrerie fanno molto affidamento sugli introiti della “scolastica”, sono aziende per la stragrande maggioranza a conduzione familiare e già al limite della sostenibilità economica dopo due anni di pandemia. Togliere questo servizio significa minare la sopravvivenza dei piccoli commercianti del territorio”.

Basta considerare i dati relativi al giro d’affari dei libri di testo per le vacanze per rendersi conto dell’importanza del fenomeno: 200.000 gli studenti coinvolti in Veneto, circa 1.600.000 euro la spesa totale delle famiglie per l’acquisto dei libri estivi.

ATTENZIONE: La notizia è riferita alla data di pubblicazione dell'articolo indicata in alto, sotto il titolo. Le informazioni contenute possono pertanto, nel corso del tempo, subire delle variazioni non riportate in questa pagina, ma in comunicazioni successive o non essere più attuali.

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