I gestori delle pompe di benzina, prendendo atto delle richieste provenienti dal governo, hanno deciso di sospendere le agitazioni previste tra Natale e fine anno. Lo hanno comunicato le organizzazioni di categoria dei gestori - tra le quali Figisc/AnisaConfcommercio- riuniti il 19 dicembre per valutare lo stato della vertenza in corso "alla luce dell'allarmante livello di tensione causato dall'inasprimento dei comportamenti delle compagniepetrolifere". Non verrà quindi attuata la sospensione dell'accettazione di carte di credito e bancomat nella settimana prima di Capodanno. Le organizzazioni che avevano provlamato lo stato di agitazione- "ritengono - si legge in una nota congiunta - che a questo punto il Ministero dello sviluppo economico debba urgentissimamente dare seguito agli accordi sottoscritti e ricercare gli strumenti idonei per costringere le compagnie petrolifere a rispettare concretamente le leggi in vigore che il Governo stesso ha emanato, assumendo quel ruolo di mediazione delle vertenze collettive che le norme prescrivono e riaprendo in sede ministeriale i tavoli aziendali di colore volti a rinnovare gli accordi economici scaduti da anni". Non è, dunque, "tollerabile per il Paese che il rispetto delle regole possa essere ragionevolmente ricercato solo ed esclusivamente attraverso azioni eclatanti e forme di protesta estrema. La ragionevolezza dimostrata dalla categoria deve perciò costituire per il governo ed il ministero elemento ulteriore di stimolo per sbloccare subito la vertenza e ricondurre i comportamenti di tutti nell'alveo della legge", concludono.
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