Il Decreto-legge Cura Italia ha introdotto, per le imprese e i professionisti, alcuni strumenti per fronteggiare la carenza di liquidità derivante dalla sospensione delle attività legate all’emergenza della diffusione del Covid-19. Vediamoli da vicino.
Moratoria “di legge” per le PMI sui finanziamenti bancari in essere
L'accesso è riservato alle micro, piccole e medie imprese (PMI) operanti in Italia, appartenenti a tutti i settori (imprese con meno di 250 dipendenti e con fatturato inferiore a 50 milioni di euro oppure il cui totale di bilancio annuo non supera i 43 milioni, secondo la definizione della Commissione europea). Sono ricompresi anche i lavoratori autonomi titolari di partita IVA.
Riguarda sia i finanziamenti a rimborso rateale (mutui, leasing), sia le aperture di credito a revoca (scoperto di conto corrente) che i prestiti non rateali (finimport, anticipo fatture o riba, etc) in essere al 17 marzo 2020, data di entrata in vigore del Decreto Legge Cura Italia.
La concessione della moratoria è prevista dall’art.56 del decreto e non è subordinata ad alcun parere deliberante da parte degli istituti di credito. E’ accolta dalla banca su richiesta dell’impresa cliente.
Tutte le scadenze sono prorogate al 30 settembre (potrebbero essere ulteriormente rinviate con il prossimo decreto di aprile). Si tratta di uno spostamento di 6 mesi delle rate e/o delle scadenze dei fidi.
La domanda di moratoria deve essere formulata mediante apposita comunicazione, corredata della dichiarazione con la quale l'impresa autocertifica, ai sensi dell'art. 47 DPR 445/2000, di aver subìto in via temporanea carenze di liquidità quale conseguenza diretta della diffusione dell'epidemia da COVID-19.
La comunicazione, corredata di autocertifcazione, potrà essere inviata mediante la propria PEC alla PEC delle vostre banche. Si sconsiglia di usare mail ordinarie che non garantiscono la verifica della consegna della richiesta.
Tutte le banche e gli intermediari finanziari vigilati e gli altri soggetti abilitati alla concessione del credito in Italia, sono tenuti ad accettare le comunicazioni di moratoria se rispettano i requisiti previsti dal decreto-legge. In base a quanto precisato dall’Associazione Bancaria con circolare del 24 marzo (scaricabile dal link a fondo pagina), la banca non è tenuta quindi a verificare la veridicità delle autodichiarazioni effettuate dalle imprese, ma solo che la predetta comunicazione contenga gli elementi richiesti.
Secondo quanto precisato dal Ministero, nella comunicazione, l’impresa deve tra l’altro auto-dichiarare:
Come indicato dal Ministero, è opportuno comunque che l’impresa contatti la banca o l’intermediario finanziario per valutare le opzioni migliori, tenuto conto che nel decreto-legge sono previste anche altre importanti misure a favore delle imprese, ad esempio quelle che prevedono l’intervento del Fondo di garanzia PMI di cui all’art. 49, che possono collegarsi con la misura della moratoria.
Nel caso in cui il finanziamento sia assistito da agevolazioni pubbliche, la banca/intermediario trascorsi 15 giorni dalla comunicazione all’ente agevolatore può procedere senza ulteriori formalità alla sospensione del finanziamento, secondo il principio del silenzio assenso.
Si ricorda che, in merito alle condizioni economiche applicate alla moratoria, la normativa prevede espressamente l’assenza di nuovi e maggiori oneri per entrambe le parti, le imprese e le banche.
Finanziamenti e leasing che beneficiano della Nuova Sabatini
A seguito delle misure previste dal DL “Cura Italia”, resta sospeso fino al 30 settembre 2020 anche il pagamento delle rate e dei canoni di leasing in scadenza relativi a mutui e altri finanziamenti rateali concessi alle PMI che beneficiano della Nuova Sabatini.
Mentre l’erogazione dei contributi a favore delle imprese proseguirà senza variazioni.
Accordi Fidimpresa & Turismo Veneto
Ricordiamo che Fidi Impresa & Turismo Veneto (la cooperativa di garanzia del sistema Confcommercio regionale), consapevole dell’impatto che la diffusione del Coronavirus sta avendo sul tessuto imprenditoriale del Nord Est, ha stretto accordi con vari istituti di credito per potenziare gli impieghi a breve e medio/lungo termine a favore delle PMI. Per saperne di più VAI ALLA PAGINA DEDICATA.
Da Intesa Sanpaolo 2 miliardi per le imprese associate Confcommercio
Intesa Sanpaolo - per contribuire a garantire concretamente la continuità produttiva, a fronte del rallentamento della domanda interna ed estera che la situazione di crisi attuale ha determinato - ha riservato alle imprese e professionisti associati a Confcommercio un plafond di 2 miliardi di euro per sostenere le imprese con la finalità di garantire la gestione dei pagamenti urgenti e le esigenze immediate di liquidità.
L’iniziativa è parte integrante delle misure straordinarie annunciate in questi giorni da Intesa Sanpaolo a sostegno dell’economia, delle imprese e delle famiglie italiane: 5 miliardi di euro di nuovi finanziamenti per le imprese di tutto il territorio nazionale a supporto della gestione del circolante, declinata attraverso linee di credito aggiuntive rispetto a quelle preesistenti; 10 miliardi di euro di liquidità per i clienti Intesa Sanpaolo, grazie a linee di credito già deliberate a loro favore e ora messe a disposizione per finalità ampie e flessibili, quali la gestione dei pagamenti urgenti; sospensione per 3 mesi delle rate dei finanziamenti a medio/lungo termine in essere, per la sola quota capitale o per l’intera rata. La sospensione dei finanziamenti è estesa anche a favore delle famiglie di tutto il territorio nazionale. Viene inoltre prevista una convenzione con condizioni dedicate agli associati Confcommercio che include la restituzione delle commissioni sui micro-pagamenti (di importo inferiore ai 10 euro) accettati tramite POS fisici Intesa Sanpaolo. VAI ALLA PAGINA DEDICATA
Unicredit: pachetto iniziative per emergenza Coronavirus
Elenchiamo di seguito il pacchetto di iniziative a supporto dell’emergenza in corso adottate da Unicredit per la propria clientela, che integrano quanto già previsto dal Decreto Cura Italia e dalla moratoria ABI per le piccole e medie imprese.
Imprese clienti PMI.
Ad integrazione di quanto previsto dal Decreto Cura Italia e in aggiunta alla moratoria ABI, UniCredit prevede per le piccole e medie imprese clienti credito aggiuntivo, pari ad almeno il 10% del debito residuo, attraverso la rinegoziazione e/o il consolidamento del debito e con la garanzia del Fondo Centrale di Garanzia.
Altri clienti Imprese.
Clienti Privati Mutui.
Possibilità di sospendere il pagamento della quota capitale delle rate di mutui ipotecari fino a un massimo di 12 mesi che potrà essere attivata su richiesta del Cliente con decorrenza dalla prima rata utile successiva alla richiesta. L’importo complessivo del capitale delle rate sospese dovrà essere restituito alla Banca, senza spese e/o oneri aggiuntivi, ferma restando comunque la maturazione degli interessi contrattuali sulle quote di capitale posticipate, con le stesse modalità e condizioni previste nel contratto di mutuo.
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