Reddito di emergenza per due milioni di persone, bonus autonomi che salirà a 1000 euro per circa 650mila beneficiari, 6 miliardi per i ristori a fondo perduto delle Pmi. Il decreto Rilancio, a una settimana dall'ok del Consiglio dei ministri, è arrivato finalmente in Gazzetta Ufficiale (nel Supplemento Ordinario n. 21 alla Gazzetta Ufficiale 19 maggio 2020) e ha iniziato il suo iter parlamentare di definitiva conversione in Legge che già si prevede avrà dei correttivi rispetto a quella in vigore.
Vediamo da vicino, allora, e in estrema sintesi, le principali misure attualmente attive:
Entriamo ora nel merito di alcune dei contenuti di maggiore interesse per le nostre imprese.
CONTRIBUTO A FONDO PERDUTO PER LE IMPRESE (ART. 25)
La disposizione, al fine di sostenere i soggetti colpiti dall’emergenza epidemiologica in corso, riconosce un contributo a fondo perduto alle imprese:
La misura del contributo è parametrata alla perdita di fatturato/corrispettivi riscontrata nel mese di aprile 2020 rispetto al mese di aprile 2019, con un importo minimo riconosciuto pari a mille euro per le persone fisiche e a duemila euro per i soggetti diversi dalle persone fisiche.
L’ammontare del contributo a fondo perduto è determinato applicando una percentuale alla differenza tra l’ammontare del fatturato e dei corrispettivi del mese di aprile 2020 e l’ammontare del fatturato e dei corrispettivi del mese di aprile 2019 come segue:
La richiesta deve essere presentata esclusivamente in via telematica all’Agenzia delle Entrate da parte del soggetto interessato - anche per il tramite degli intermediari abilitati - entro 60 giorni dalla data di avvio della procedura telematica che sarà definita con apposito provvedimento del direttore dell’Agenzia delle Entrate.
CREDITO D’IMPOSTA PER I CANONI DI LOCAZIONE CEDIBILE AL LOCATORE O A TERZI (ART. 28)
La norma riconosce un credito d’imposta pari al 60% del canone di locazione per i mesi di marzo, aprile e maggio per tutti gli immobili ad uso non abitativo destinati allo svolgimento dell’attività imprenditoriale (quindi, come richiesto da Confcommercio, non solo per gli immobili con categoria catastale C1), alla duplice condizione che l’impresa abbia:
La misura del credito sarà, invece, pari al 30% dei relativi canoni in caso di contratti di servizi a prestazioni complesse o di affitto d’azienda, comprensivi di almeno un immobile ad uso non abitativo destinato allo svolgimento dell’attività imprenditoriale.
L’esercente potrà scegliere se utilizzare direttamente il credito successivamente all’avvenuto pagamento dei canoni (nella dichiarazione dei redditi relativa al periodo d’imposta di sostenimento della spesa ovvero in compensazione), oppure optare per la cessione del credito (anche questa opzione risponde a una precisa richiesta della Federazione) al locatore o al concedente - a fronte di uno sconto di pari ammontare sul canone da versare - o ad altri soggetti, compresi istituti di credito e altri intermediari finanziari.
RIDUZIONE ONERI BOLLETTE ELETTRICHE PER LE IMPRESE (ART. 30)
Con lo scopo di alleviare il peso delle quote fisse delle utenze elettriche in capo alle imprese gravemente colpite dall’emergenza sanitaria, la disposizione prevede che per i mesi di maggio, giugno e luglio 2020, l’ARERA disponga, tra l’altro, l’abbattimento delle componenti tariffarie fisse (identificate come “trasporto e gestione del contatore” e “oneri generali di sistema”) delle utenze dell’energia elettrica diverse dagli usi domestici connesse in bassa tensione.
CREDITI D’IMPOSTA PER L’ADEGUAMENTO E LA SANIFICAZIONE DEGLI AMBIENTI DI LAVORO E L’ACQUISTO DI DISPOSITIVI DI PROTEZIONE (ARTT. 120 E 125)
Il Decreto, al fine di sostenere ed incentivare l’adozione di misure legate alla necessità di adeguare i processi produttivi e gli ambienti di lavoro, riconosce in favore, tra l’altro, degli esercenti attività d’impresa un duplice credito d’imposta concernente:
AGEVOLAZIONI DEHORS (ART. 181)
La disposizione prevede diverse agevolazioni per le concessioni del suolo pubblico in favore dei pubblici esercizi. Dal primo maggio e fino al 31 ottobre 2020. si prevede, in particolare, l’abolizione del pagamento della TOSAP e COSAP per le autorizzazioni/concessioni in essere;
FONDO D’INTEGRAZIONE SALARIALE E CASSA INTEGRAZIONE IN DEROGA (ARTT. 68 E 70)
Sono previste ulteriori nove settimane di assegno ordinario e CIG in Deroga, oltre alle nove già previste dal D.L. “Cura Italia”, per sospensione o riduzione dell’attività lavorativa. Si evidenzia che la fruizione delle nove settimane aggiuntive è articolata in questo modo:
Per i datori di lavoro dei settori turismo, fiere e congressi e spettacolo è possibile usufruire delle predette quattro settimane anche per periodi precedenti il 1° settembre 2020.
DISPOSIZIONI IN MATERIA DI LICENZIAMENTI COLLETTIVI E INDIVIDUALI PER GIUSTIFICATO MOTIVO OGGETTIVO (ART. 80)
Le disposizioni in materia di sospensione dei licenziamenti collettivi e individuali per giustificato motivo oggettivo sono sospese per cinque mesi a decorrere dal 23 febbraio 2020.
NUOVE INDENNITÀ PER I LAVORATORI DANNEGGIATI DALL’EMERGENZA EPIDEMIOLOGICA DA COVID-19 (ART. 84)
Indennità lavoratori autonomi iscritti alle gestioni speciali dell'Assicurazione generale obbligatoria
Per i lavoratori autonomi iscritti alle gestioni speciali dell'Assicurazione generale obbligatoria già beneficiari per il mese di marzo dell’indennità, non titolari di pensione e non iscritti ad altre forme previdenziali obbligatorie è prevista un’indennità pari a 600 euro per il mese di aprile 2020: l’erogazione avverrà in maniera automatica da parte dell’Inps.
INDENNITA’ LAVORATORI DOMESTICI (ART 85)
Il “Decreto Rilancio” prevede una indennità di 500 euro per i mesi di aprile e maggio destinata a Collaboratori Familiari e Badanti.
Per far sì che l’INPS eroghi tale bonus è necessario che ricorrano determinate condizioni:
sussistenza, al 23.2.2020, di uno o più contratti di lavoro per una durata complessiva non inferiore a 10 ore settimanali;
La Confcommercio di Vicenza, tramite il Patronato 50 & Più Enasco, è a disposizione per offrire tutta la collaborazione necessaria al fine di inviare le domanda dei collaboratori familiari
Per maggiori informazioni, contattare gli Uffici di Confcommercio Vicenza (tel. 0444 964300).
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