Anche al ristorante i consumi di Natale non decollano. E' quanto emerge dall'indagine della Fipe - Federazione Italiana Pubblici Esercizi, presentata nei giorni scorsi in occasione di una conferenza stampa svoltasi presso il Ministero dei Beni e delle Attività culturali e del Turismo. L'indagine, condotta in collaborazione con Format Research , rileva le stime sulle presenze nei ristoranti e locali pubblici in occasione delle festività natalizie e di fine anno.
Il campione statisticamente rappresentativo interpellato, ha fatto emergere che circa 5,6 milioni di italiani - pari all’11% della popolazione, trascorreranno il pranzo di Natale con amici e/o parenti presso ristoranti, trattorie e altri locali pubblici, in calo di circa 512 mila unità rispetto ai dati rilevati lo scorso anno.
"Le previsioni per le festività natalizie nel fuoricasa, pur registrando un lieve calo rispetto allo scorso anno, sono sostanzialmente in linea con il trend di tutto il 2016 - dichiara il Presidente della Fipe Lino Enrico Stoppani. Quasi il 60% dei ristoranti sarà in attività il giorno di Natale, un dato in leggero aumento invece rispetto al Natale 2015 e che conferma la volontà di far ripartire il settore. Quello che sta per concludersi è stato infatti un anno critico e altalenante, soprattutto a causa degli episodi di terrorismo verificatisi in diverse zone d’Europa e mi auguro che le festività natalizie agiscano da stimolo per far ripartire i consumi e dare nuovo slancio al settore nel 2017.
Analizzando i dati nello specifico, l’87,7% degli intervistati trascorrerà il pranzo di Natale in casa con amici e/o parenti, in aumento rispetto all’84,5% registrato nel 2015, il 9,2% si recherà in un ristorante o altro locale pubblico in Italia – nel 2015 il dato era del 10%, mentre l’1,8% trascorrerà il pranzo di Natale in un ristorante all’estero, in lievissimo calo rispetto al 2% del 2015.
I dati lievemente in calo relativi a coloro che trascorreranno il pranzo di Natale fuori casa si accompagnano ad un leggerissimo incremento della spesa media per il pranzo: si pagheranno in media 51 euro a testa rispetto ai 50 euro del Natale 2015. Per quanto riguarda le fasce di prezzo dei pranzi di Natale al ristorante serviranno meno di 40€ nel 25% dei ristoranti, tra 40€ e 60€ nel 57,5% dei ristoranti ed oltre 60€ nel restante 17,5% dei pubblici esercizi.
Passando invece ad analizzare il punto di vista degli esercenti intervistati, dall’indagine emerge che in occasione del pranzo di Natale il 50% dei ristoratori offrirà un menù “tutto compreso” escluse le bevande, il 27,8% un menù “tutto compreso” bevande incluse, mentre il restante 22,2% non prevede un menù fisso.
Per quanto riguarda invece il cenone di Capodanno, dall’indagine è emerso che il 14,7% della popolazione - circa 7,5 milioni di italiani, aspetterà lo scoccare della mezzanotte in un ristorante o in un altro locale pubblico. Il 12,1% si recherà in un locale pubblico in Italia, mentre il 2,6% consumerà il cenone di fine anno in un ristorante all’estero, dato questo in calo soprattutto a causa della minore propensione a recarsi all’estero registratasi nel 2016. Di questi 7,5 milioni la maggioranza saranno giovani, residenti al Nord e non coniugati. Resterà invece a casa per il consueto cenone l’85% degli intervistati, in maggioranza Over 55, residenti nelle grandi aree metropolitane del Centro e del Nord Est e le famiglie - nel 2015 il dato si attestava all’83,4%.
Dall’analisi dei dati raccolti traspare infine l’ottimismo dei ristoratori: ben 8 ristoratori su 10 ritengono, fin da ora, di poter fare il pienone la sera di S. Silvestro. Tra gli intervistati il 43,4% ritiene alta la probabilità di poter registrare il “tutto esaurito”, il 37,7% pensa che la probabilità sia media, mentre solo il 18,9% è poco fiducioso di poter vedere il proprio locale al completo.
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