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A NATALE QUALCHE SOLDO IN PIU': CONSUMI IN LIEVE CRESCITA

Dall'analisi dell'Ufficio studi di Confcommercio emerge che ogni famiglia spenderà 1.331 euro da tredicesima, il 3,1% in più rispetto allo scorso anno

mercoledì 14 dicembre 2016
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Fonte: Confcommercio Nazionale

Secondo le stime dell'Ufficio studi di Confcommercio sulla propensione agli acquisti durante le festività, il 71,7% degli italiani prevede "un  Natale molto dimesso" (erano il 72,9% nel 2015 e appena il 33,7% nel 2009), mentre  l'86% dichiara che effettuerà regali contro l'85,9% dello scorso annoe il 91% del 2009. Eppure, secondo l'analisi dell'Ufficio studi, in tasca gli italiani avranno più soldi rispetto al dicembre dell'anno scorso: l'ammontare netto delle  tredicesime sarà di 40 miliardi, di cui il 12% sarà messo da parte e il 30% circa sarà destinato ai consumi grazie anche all'abolizione della Tasi che "regala" quest'anno 1,7 miliardi di reddito disponibile in più.

Ogni famiglia spenderà dunque 1.331 euro da tredicesima, il 3,1% in più su base annua. Questa dicotomia tra aumento del reddito disponibile e stasi dei consumi natalizi si spiega, secondo il direttore dell'Ufficio Studi Mariano Bella, con una "congiuntura particolarmente oscura: il Paese non ha trovato una chiara direzione di marcia e molte sono le debolezze dal punto di vista della crescita. La politica dei bonus funziona nel breve termine, serve invece un messaggio chiaro alle forze produttive con il taglio generalizzato alle aliquote Irpef".  

Sangalli: "sempre più pressante una riforma fiscale che punti al taglio generalizzato delle aliquote Irpef"

"A dicembre le famiglie italiane avranno un po' più di reddito disponibile anche per effetto dell'abolizione della Tasi sulla prima casa. Quindi è lecito attendersi un incremento degli acquisti. Non tanto per i regali in senso stretto, la cui spesa dovrebbe essere in linea con quella dello scorso anno, quanto piuttosto per le spese per la casa, per gli alimentari da ricorrenza e per le vacanze. Tuttavia, la vitalità dei consumi, fino ad oggi incerta e discontinua, anche a dicembre sarà condizionata da un clima di fiducia pericolosamente decrescente che potrebbe portare le famiglie a risparmiare anziché consumare.  Inoltre, gli scenari interni e internazionali presentano ombre e rischi di vario genere. Tutto ciò rende ancora più pressante la necessità di una riforma fiscale che punti con coraggio e determinazione al taglio generalizzato delle aliquote Irpef". Così il presidente di Confcommercio, Carlo Sangalli, a commento dei  numeri diffusi dall'Ufficio Studi sui consumi di fine anno.

ATTENZIONE: La notizia è riferita alla data di pubblicazione dell'articolo indicata in alto, sotto il titolo. Le informazioni contenute possono pertanto, nel corso del tempo, subire delle variazioni non riportate in questa pagina, ma in comunicazioni successive o non essere più attuali.

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