E’ iniziato il conto alla rovescia sui saldi invernali 2017, che prenderanno il via giovedì 5 gennaio, alla vigilia del lungo weekend dell’Epifania, per concludersi il 28 febbraio. Una previsione? Ci scherza su, anche se non troppo, il presidente provinciale di Federmoda Confcommercio Matteo Garzaro: “Sembra proprio che anche quest’anno, ad attendere i saldi non siano stati solo i consumatori ma anche il meteo – afferma -. Solo negli ultimi giorni, infatti, le temperature si sono abbassate vistosamente: giusto in tempo per incentivare gli acquisti dei capi più pesanti, e spesso più costosi, in sconto”.
Una bella opportunità, dunque, per i clienti; meno contenti, invece, i commercianti che un tempo vedevano nelle vendite di fine stagione l’opportunità di piazzare gli ultimi capi e le ultime taglie rimaste in negozio e che invece ora realizzano il maggior volume di vendite di capi invernali proprio in concomitanza dei saldi. Ma il presidente Garzaro non ne fa solo una questione di meteo: “In verità da più di qualche anno, e il 2016 non è stato da meno, tutto gioca contro il consumo: l’incertezza governativa, la paura del futuro che cresce con gli attentati terroristici, le notizie di aumenti di costi per luce, gas, bollette e trasporti diffusi puntualmente in questo periodo. La situazione è poi aggravata dal fatto che arriviamo da un anno molto difficile sul fronte delle vendite nel settore abbigliamento, con perdite anche significative di fatturato – continua il presidente di Federmoda Confcommercio Vicenza -. Insomma: o il Governo dà un segnale chiaro di inversione di tendenza nelle politiche per la crescita, intervenendo prima di tutto sulla fiscalità, o non vedo come le imprese e i cittadini possano riacquistare fiducia facendo ripartire, le prime gli ordini e i secondi gli acquisti”.
Così, per i saldi invernali 2017 le previsioni puntano sulla stabilità: 344 euro dovrebbe essere l’acquisto medio a famiglia e 147 quello a persona, secondo le stime dell’Ufficio Studi nazionale Confcommercio; cifre che Matteo Garzaro si sente di sottoscrivere anche a livello vicentino: “non penso ci discosteremo di molto – è il suo commento -. Gli acquisti saranno, come oramai avviene da tempo, mirati, punteranno sulla qualità e su ciò che è strettamente necessario per rinnovare il guardaroba. Gli sconti saranno fin da subito altri, almeno il 30%, per cogliere l’interesse che i saldi hanno sempre nei primi giorni di svolgimento. Poi, in un paio di settimane, si torna più o meno alla normalità”.
Con i saldi, oramai da qualche anno, torna puntuale anche l’abitudine di qualche operatore di lanciare le sue promozioni in anticipo, cercando di “rubare il tempo” alla concorrenza: “Oramai è inutile anche polemizzare – dichiara il presidente di Federmoda Confcommercio Vicenza – qui va ripensata in toto la norma, che non è più adeguata ai tempi delle promozioni via web, social e messaggini. Ma soprattutto – sottolinea Matteo Garzaro - va trovato tra le Regioni confinanti un accordo per uno spostamento in avanti della data dei saldi, perché siano veramente vendite di fine stagione. Solo così, credo, potremo anche ritrovare un comportamento univoco da parte di tutti gli operatori che oggi, spinti anche dalla calo dei consumi, arrivano ai saldi in ordine sparso e con la necessità inderogabile di fare cassa per riassortire il negozio. Una nuova legge sulle vendite promozionali sarebbe l’occasione per avviare un reale confronto in tutta la filiera - produttori, grande distribuzione e negozi multimarca - per un rilancio del settore moda, oggi in difficoltà nel mercato interno”.
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