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SEQUESTRO SMARTPHONE, LA RESTITUZIONE DIVENTA UN "CASO VICENTINO"

Davide Rossi (Aires-Confcommercio nazionale) plaude al dissequestro disposto dal pubblico ministero Blattner: "Ha ascoltato le esigenze di decine di negozi"

giovedì 02 febbraio 2017

La vicenda dei tremila smartphone Samsung sequestrati nei giorni scorsi in alcuni negozi di elettronica del Vicentino per una contesa su una App, fa notizia anche per il suo lieto fine. 
I punti vendita che si erano visti prelevare dalla Guardia di Finanza prodotti regolarmente pagati e acquistati in assoluta buona fede ora sono tornati in possesso della merce; così si fa portavoce della soddisfazione dei negozi coinvolti nella vicenda l’avv. Davide Rossi, direttore generale della AIRES-Confcommercio, l’associazione nazionale che raggruppa i 4 più grandi gruppi italiani della distribuzione dell’elettronica di consumo, presenti in modo significativo anche nel Vicentino: “Non è nuovo che la magistratura proceda ad un sequestro per motivi legati, come in questo caso, a contese sui brevetti – afferma -, ma è una novità che un pubblico ministero si sia mosso così velocemente dando ascolto al disagio delle imprese. Il Dottor Hans Roderich Blattner - ferme restando le ragioni della indagine che prosegue - ha infatti disposto il dissequestro di tutti i pezzi, esclusi quei pochissimi necessari per le perizie tecniche. È doveroso il nostro ringraziamento ad un magistrato che ha saputo coniugare le esigenze di una complessa azione giudiziaria penale, con quelle di decine di negozi che rischiavano di subire un danno considerevole da questa contesa, senza esserne parte in causa”. 
Soddisfazione anche negli uffici della Confcommercio provinciale di Vicenza, alla quale queste realtà sono associate: “C’era il rischio che questi smartphone rimanessero a disposizione della magistratura per mesi – sottolinea il direttore Ernesto Boschiero – e trattandosi di oggetti dove il fattore tempo incide molto nella dinamica dei prezzi e nell’obsolescenza, si capisce la grande preoccupazione dei negozi coinvolti”.
Da qui l’azione tempestiva di AIRES-Confcommercio per sbloccare la situazione: “È una dimostrazione che l’azione congiunta degli operatori economici attraverso un’associazione di categoria porta a risultati tangibili – conclude l’avv. Rossi – e ciò riguarda sia le piccole imprese che realtà significative della grande distribuzione da noi rappresentate”.

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