venerdì 15 dicembre 2017
Il settore dell’automotive in questi ultimi anni è stato caratterizzato da una profonda crisi di mercato e di sistema, che ha avuto il suo picco massimo negli anni dal 2012 al 2014. Tuttavia, grandi sforzi di riorganizzazione e razionalizzazione dei costi (con l’ausilio anche di ammortizzatori sociali), l’introduzione di politiche attive per la riqualificazione del personale, nonché proficue relazioni industriali con le rappresentanze sindacali aziendali hanno permesso di superare le difficoltà di mercato e di guardare con maggior ottimismo al futuro, con risultati che hanno portato a premiare i dipendenti.
E’ questo il caso del Gruppo Ceccato Spa (leader del settore della commercializzazione di automobili, veicoli commerciali e industriali, ricambi e assistenza ai veicoli), che ha sede a Thiene (Vi) e filiali nelle province di Vicenza, Padova e Treviso, per un totale di 450 dipendenti. Il Gruppo ha deciso di valorizzare l’impegno quotidiano posto in essere da tutto il personale, mettendo a disposizione dei lavoratori 100 mila euro, che saranno erogati nel mese di dicembre 2017, sotto forma di premio aziendale di 200 euro per ciascun dipendente.
Questo importante accordo è inserito nei contratti integrativi aziendali siglati nei giorni scorsi - con l’assistenza di Confcommercio Vicenza - dagli imprenditori Giuseppe, Lorenzo, Massimo e Antonella Ceccato, dalle rappresentanze sindacali aziendali, dalla Fisascat Cisl e da Uiltucs-Uil. Le intese vanno a definire gli strumenti di welfare più adatti a promuovere il benessere in azienda, facilitare la vita dei dipendenti, migliorare la produttività dell’organizzazione e motivare positivamente i lavoratori.
Infatti, oltre al benefit di 200 euro, i singoli accordi prevedono l’introduzione delle “ferie e permessi solidali” tra lavoratori; la possibilità per il personale degli uffici amministrativi e commerciali di avvalersi di un orario di ingresso e uscita elastico per una migliore conciliazione tra tempi di vita e tempi di lavoro; l’anticipazione del TFR (trattamento di fine rapporto) oltre alle ipotesi di legge e cioè in caso di spese sanitarie straordinarie, di spese da sostenere in occasione del matrimonio, nell’eventualità di una ristrutturazione dell’abitazione o di acquisto di una nuova autovettura.
Il patto pone, inoltre, l’accento sul riconoscimento del principio inviolabile della dignità, per il quale tutti hanno il dovere di collaborare al mantenimento di un ambiente di lavoro rispettoso, in cui siano favorite le relazioni interpersonali, basate su principi di eguaglianza e di reciproca correttezza. Un richiamo, questo, alla totalità dei principi contenuti nell’accordo quadro europeo sulle molestie e la violenza nei luoghi di lavoro, siglato nel 2007 e recepito nell’intesa del 25 gennaio 2016 tra le Parti sociali, per la promozione di un nuovo concetto di ambiente di lavoro rispettoso della dignità di ognuno.
“Ci sarà un significativo ed immediato beneficio economico per tutti i lavoratori – sottolinea Giovanni Battista Comiati, Segretario Generale della Fisascat Cisl di Vicenza –. L’intesa sancisce la fine di un lungo percorso fatto insieme al Gruppo Ceccato e alle rappresentanze sindacali aziendali e l’inizio di uno nuovo, che guarda alla crescita e allo sviluppo dell’impresa e del benessere dei lavoratori, un esempio di come si possano affrontare e superare le crisi aziendali in modo costruttivo, facendo affidamento su un sistema di moderne relazioni sindacali. Negli accordi sottoscritti sono particolarmente qualificanti l’introduzione delle ferie solidali tra i lavoratori e le regole contro le molestie: principi di grande valore che riconoscono la centralità della persona anche nel luogo di lavoro”.
“Sono misure che vanno a beneficio di tutto il personale delle nostre sedi del Veneto – aggiunge Antonella Ceccato – e hanno prevalentemente l’obiettivo di favorire i lavoratori nel conciliare lavoro e responsabilità private e familiari. L’azienda ha inoltre voluto fortemente riconoscere l’impegno e la partecipazione di tutte le maestranze nella riorganizzazione aziendale, superando assieme gli anni più critici. Ora lo scenario è migliorato grazie a una congiuntura economica più favorevole e ad una maggiore efficienza di tutto il Gruppo resa possibile anche investendo nella formazione, che ha fatto crescere le competenze e conoscenze dei lavoratori; non possiamo, dunque, che condividere questi traguardi con chi, come noi, ci ha sempre creduto”.
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