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AL VIA LA SECONDA EDIZIONE DI “ARTE A TAVOLA”

Il 2 febbraio e il 23 marzo due nuove conferenze dello storico dell’arte Fernando Rigon Forte dal titolo “Sopra la tavola, davanti agli occhi, sotto i denti”

martedì 23 gennaio 2018

“Sopra la tavola, davanti agli occhi, sotto i denti”. Sarà questo il tema della nuova edizione del ciclo di conferenze intitolate “Arte a Tavola”, nelle quali lo storico dell’arte Fernando Rigon Forte approfondisce il profondo legame esistente tra storia, arte e cibo. Sarà un viaggio iconografico in due tappe, quello condotto dal noto studioso: prima, il 2 febbraio alle ore 17.30, lo sguardo si poserà nel periodo

 “Dall'Antichità al Medioevo”; poi, il 23 marzo, sempre alle ore 17.30, si approfondirà “L'età moderna”.

L’iniziativa, che si terrà nella sede della Confcommercio di Vicenza (via Faccio n. 38, a Vicenza) è organizzata dall’Università del Gusto e dalla Biblioteca Internazionale La Vigna, che offrono, dunque, il loro contributo culturale a tutti gli appassionati di arte e buona tavola (l’entrata alle conferenze è gratuita previa iscrizione sul sito www.universitadelgustovicenza.it).

Come avvenuto nella precedente edizione, anche questa volta quello di Fernando Rigon Forte sarà un “racconto ad immagini”, con la presentazione di un ricco apparato iconografico che lo studioso ha scovato in Internet, dove la presenza di immagini di opere d’arte si va facendo sconfinata.

Le due conferenze si impernieranno quindi quasi esclusivamente sulle diapositive scelte, raggruppate e commentate, da Fernando Rigon Forte.

La prima conferenza sarà una carrellata che prenderà come campione la civiltà occidentale umanistica a partire dal mondo greco antico, fino all’epoca romana, che ci ha lasciato testimonianze dirette e specifiche di dove si mangiava, del come e del quando, nonché di che cosa si metteva, appunto, sopra la tavola, davanti agli occhi e sotto i denti. La maggiore novità sarà costituita dalla ricchezza di testimonianze figurative del Medioevo, che coprono più di mezzo millennio, grazie alla loro sopravvivenza al naufragio del tempo, protette nel chiuso delle biblioteche, soprattutto conventuali, e garantite dal supporto in pergamena e da una tenace tecnica esecutiva, molto resistente e raffinata, qual è quella della miniatura.

Nella seconda conferenza il testimone dell’eredità medievale passerà, con tutte le sue potenzialità, all’epoca umanistica. Saranno dalla metà del ‘400 i grandi banchetti con le loro parate e imbandigioni di ricette e di cibi sempre più elaborati e raffinati a dominare la scena, in alternanze di “stili” che riflettono i vari periodi culturali: dall’opulenza equilibrata del Rinascimento, memore del classicismo antico, all’eloquenza retorica trasbordante del Barocco, al lusso sfarzoso e gratuito del Rococò.



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