I comuni che dicono no per evitare “un ingente danno per il comparto turistico-commerciale”, gli organizzatori che rilanciano minimizzando i disagi, l’Aci che auspica la creazione di un “tavolo di confronto dedicato”. Falsa partenza per la 27^ Salita del Costo, la gara automobilistica che dal 6 all’8 aprile rivoluzionerà la principale arteria di collegamento all’Altopiano di Asiago e che sta sollevando le proteste di tanti esercenti e negozianti della zona.
Se ne fa portavoce Angela Carli, presidente della Confcommercio Mandamentale, che va subito al punto: “Più che una cronoscalata qui siamo al “gioco dell’oca”, perché l’anno scorso si è creata la stessa problematica e pensavamo di averla risolta chiedendo espressamente agli organizzatori di concordare preventivamente anche con noi le date e suggerendo un’alternativa al tragitto: la salita di Valstagna, che già in passato fu utilizzata più volte per una manifestazione motoristica. Invece oggi siamo al punto di partenza: ancora una volta ci è stato calato tutto dall’alto, come se l’importanza di questo evento per il settore automobilistico sia una panacea di tutti i mali e in particolare della paralisi viabilistica che questo comporta”.
Dalla Confcommercio di Asiago, dunque, è un “no senza se e senza ma” quello pronunciato nei confronti di questa manifestazione e un appoggio totale alla contrarietà espressa dai Comuni “che non solo condividiamo – aggiunge il segretario mandamentale Confcommercio Enzo Benetti -, ma che speriamo porti ad un definitivo ripensamento sull’opportunità di tenere la manifestazione in quelle date e con quel tragitto. Se guardiamo alla logica di chi vive e lavora in Altopiano, esistono altri weekend che possono essere utilizzati, come quelli di novembre e non certo all’avvio della stagione primaverile come in questo caso. E soprattutto ci sono altri percorsi da sfruttare altrettanto spettacolari, ma meno impattanti sulla viabilità. Basterebbe un po’ di buonsenso e l’umiltà di ascoltare le esigenze del territorio. Invece – continua Enzo Benetti - qui notiamo la tracotanza di chi è convinto delle proprie ragioni e tira dritto senza nemmeno guardare il contesto in cui si trova. Così facendo, è il caso di dirlo, hanno portato questa gara proprio fuori strada”.
Questa volta spazi di trattativa pare proprio non ce ne siano: “Apprezzo il tentativo dell’Aci di proporre una mediazione attraverso un tavolo di confronto – conclude la presidente Angela Carli –, ma noi siamo disponibili a parteciparvi a due condizioni: se gli organizzatori sono disponibili a spostare date e percorso già da quest’anno e se chi deve concedere le autorizzazioni dimostra di voler valutare l’impatto economico derivante dalle modifiche viabilistiche e non solo lo spettacolo offerto da poco più di 100 piloti. Non vogliamo di certo ascoltare le solite promesse per poi ritrovarci di nuovo, nel 2019, al punto di partenza”.
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