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LE FIRME DEGLI AGENTI PER CHIEDERE PIU’ ATTENZIONE

Fino al 30 aprile Fnaarc Vicenza partecipa alla raccolta firme per presentare al nuovo Parlamento le priorità della categoria

mercoledì 04 aprile 2018

Gli agenti e rappresentanti di commercio chiedono al nuovo Parlamento maggiore attenzione per la categoria. Fnaarc-Confcommercio, la Federazione nazionale degli agenti e rappresentanti di commercio, ha in tal senso avviato in tutta Italia una raccolta firme tra agenti iscritti e non iscritti, per chiedere che vengano affrontati e risolti alcuni aspetti fondamentali per la categoria.

L’iniziativa coinvolge anche la Federazione di Vicenza, guidata dal presidente Paolo Dainese, che fino al 30 aprile invita tutti gli agenti e rappresentanti a firmare il “manifesto” nella sede provinciale Confcommercio e in tutte le sedi mandamentali dell’Associazione: “Gli agenti di commercio in Italia sono 250mila e attraverso il lavoro di questi professionisti passa il 70% del Pil interno del nostro Paese – afferma il presidente Dainese -. Siamo dunque una risorsa importante per lo sviluppo delle piccole e medie imprese, ma lo possiamo essere ancor di più se il prossimo Governo saprà farsi carico di alcune questioni essenziali rimaste finora irrisolte, per le quali abbiamo deciso di far sentire, ancora più forte, la voce della categoria”.

Le richieste della Fnaarc riguardano quattro priorità. Prima di tutto l’Irap, con la definizione per legge di cosa si intende per “autonoma organizzazione”, assolvendo gli agenti individuali dal pagamento di questa tassa (oggi il 90% degli agenti paga l’Irap anche se non è dovuta). Poi la riduzione della contribuzione Inps per i giovani agenti, permettendo a chi inizia questa attività di affrontare meglio il periodo di avviamento. Quindi l’attualizzazione del valore di deducibilità per l’acquisto dell’automobile, bloccato al 2004 ad una cifra attorno ai 20mila euro, dunque non più coerente con gli attuali costi di auto più sicure, affidabili, ecologicamente sostenibili. Infine il no all’aumento dell’Iva dal 1° gennaio 2019, che penalizzerebbe tutto il settore commercio.“Gli agenti possono svolgere un ruolo propulsivo per la ripresa  – conclude il presidente di Fnaarc Confcommercio Vicenza -, l’auspicio è che nell’affrontare i temi economici il nuovo Parlamento presti l’attenzione dovuta alla categoria”.


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