E’ iniziato il conto alla rovescia sui saldi invernali 2019, che prenderanno il via sabato 5 gennaio per concludersi il 28 febbraio. Stretti tra le promozioni di fine novembre (Black Friday su tutti) e gli “anticipi” di qualche operatore (con l’escamotage degli sms legati alle fidelity card) i saldi restano comunque ancora un momento essenziale per acquistare a prezzi scontati, con ribassi che fin da subito si aggireranno tra il 20 e il 50%.
“Da qualche anno a questa parte i “saldi” si giocano nei primi weekend – spiega Ernesto Boschiero, direttore della Confcommercio di Vicenza -, quando si nota una corsa all’acquisto dei capi che i clienti hanno “tenuto d’occhio” a dicembre. Va detto, infatti, che oramai la spesa è sempre meno legata all’emozione del momento e sempre più ponderata e informata. Tanto più se, come probabilmente accadrà quest’anno con un inverno che mantiene temperature rigide, in molti saranno orientati ad acquistare prodotti più costosi come i capispalla, magari rinnovando questa parte del guardaroba”.
I saldi, dunque, possono rappresentare un invito ai clienti per tornare a spendere e allo stesso tempo un’opportunità per i commercianti di cercare di recuperare un trimestre non particolarmente brillante: “Per molti negozianti, anche se non per tutti, le vendite natalizie hanno salvato il mese di dicembre – conferma il direttore Boschiero -, ma si veniva da un ottobre e novembre abbastanza negativi. Chiaro allora che i saldi oltre ad essere graditi dai consumatori, aiuteranno gli incassi dei punti vendita, anche se per gli operatori la soluzione migliore sarebbe spostarli alla fine effettiva della stagione. Un richiesta che avanziamo da anni, ma che è complessa da mettere in pratica perché dovrebbe essere preceduta da un accordo Stato-Regioni che non è facile da raggiungere”.
Le previsioni di Confcommercio Vicenza sono comunque orientate alla stabilità per questo esordio dei saldi 2019: “I conti si faranno ovviamente a fine febbraio – conclude il direttore di Confcommercio Vicenza – ma è ovvio che se non interverranno situazioni in grado di accelerare la fiducia dei consumatori sul futuro, non possiamo che prevedere un trend in linea con quello degli anni scorsi”. Trend che l’Ufficio Studi di Confcommercio nazionale quantifica in una spesa media di 325 euro a famiglia e 140 euro pro capite.
LE REGOLE DEI SALDI
Nulla cambia sul fronte delle modalità di svolgimento. Restano, infatti, confermate le regole per l’informazione e la tutela del consumatore, che Confcommercio Vicenza intende ricordare al fine di garantire la massima trasparenza in tempo di vendite di fine stagione.
Merce in saldo. I capi proposti in saldo devono avere carattere stagionale o di moda ed essere suscettibili di notevole deprezzamento se non venduti entro un certo periodo di tempo. Gli articoli in saldo devono inoltre essere fisicamente ben distinti e quindi separati in modo chiaro ed inequivocabile da quelli eventualmente posti in vendita a condizioni ordinarie.
Indicazione dei prezzi. E’ obbligatorio esporre la merce in saldo - sia in vetrina che all'interno del negozio - con l'indicazione della percentuale di sconto applicata, prezzo normale di vendita e il prezzo scontato.Pubblicità. I messaggi pubblicitari relativi alle vendite straordinarie devono essere presentati graficamente in modo non ingannevole per il consumatore.
Cambi: la possibilità di cambiare il capo dopo che lo si è acquistato è generalmente lasciata alla discrezionalità del negoziante, a meno che il prodotto non sia danneggiato o non conforme. In questo caso scatta l’obbligo per il negoziante della riparazione o della sostituzione del capo e, nel caso in cui ciò risulti impossibile o eccessivamente oneroso, la risoluzione del contratto o la riduzione del prezzo pagato.
Prova dei capi: è rimessa alla discrezionalità del negoziante.
Pagamenti: le carte di credito devono essere accettate da parte del negoziante qualora sia esposto nel punto vendita l’adesivo che attesta la relativa convenzione.
IL “GLOSSARIO” DELLE VENDITE STRAORDINARIE
VENDITE DI FINE STAGIONE (così detti Saldi)
Riguardano i prodotti di carattere stagionale o di moda suscettibili di notevole deprezzamento, se non venduti entro un certo periodo di tempo.
VENDITE PROMOZIONALI
Sono effettuate dall’esercente al fine promuovere la vendita alcuni o tutti i prodotti della gamma merceologica, applicando sconti e ribassi sul prezzo ordinario di vendita. Ogni anno si possono svolgere un numero indefinito di vendite promozionali. Possono essere svolte in qualsiasi periodo dell’anno, ad eccezione del periodo antecedente all’inizio delle vendite di fine stagione, individuato in 30 giorni. Tale divieto non si applica ai prodotti non aventi carattere di stagionalità.
VENDITE DI LIQUIDAZIONE
Sono effettuate dall’esercente al fine di esaurire tutte le proprie merci, in particolari momenti di vita della propria impresa:
Possono essere realizzate in qualsiasi periodo dell’anno, per la durata massima di ciascun periodo di 6 settimane.
ATTENZIONE: La notizia è riferita alla data di pubblicazione dell'articolo indicata in alto, sotto il titolo. Le informazioni contenute possono pertanto, nel corso del tempo, subire delle variazioni non riportate in questa pagina, ma in comunicazioni successive o non essere più attuali.