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CONFCOMMERCIO: NO AD ALIQUOTE IVA PIU' ELEVATE

Per la Conferedazione sarebbero errate tanto scelte di incremento dell'Iva, con un impatto economico recessivo, quanto operazioni di scambio compensativo tra più imposte indirette e meno imposte dirette

lunedì 30 settembre 2019
CONFCOMMERCIO SU AUMENTI IVA: "BENE LA SMENTITA DI CONFCOMMERCIO SU AUMENTI IVA: "BENE LA SMENTITA DI
Fonte: Confcommercio nazionale

Alla vigilia del varo da parte del Consiglio dei Ministri della Nota di aggiornamento del Documento di economia e finanza, si infittiscono ipotesi ed anticipazioni di interventi in materia di Iva. Per Confcommercio "i fondamentali della questione restano pochi e chiari: l'economia del nostro Paese è ormai da tempo sostanzialmente in una condizione di crescita zero e richiede una riduzione netta della pressione fiscale complessiva; sarebbero dunque errate tanto scelte di incremento delle aliquote Iva con un impatto economico certamente recessivo, quanto operazioni di scambio compensativo tra più imposte indirette e meno imposte dirette con un impatto fiscalmente regressivo; la diffusione della moneta elettronica va sicuramente perseguita attraverso la riduzione di costi e commissioni e può essere incentivata attraverso stimoli fiscali a vantaggio di consumatori ed imprese senza la necessità di fare ricorso ad indiscriminate tasse sul contante". "In breve - conclude la Confederazione - vale per l'Iva ciò che, in generale, vale per tutto il nostro sistema fiscale: non servono aliquote legali più elevate a carico dei contribuenti in regola, ma contrasto e recupero di evasione ed elusione, giusto il principio, richiamato dal presidente Conte, del "pagare tutti per pagare meno".  

ATTENZIONE: La notizia è riferita alla data di pubblicazione dell'articolo indicata in alto, sotto il titolo. Le informazioni contenute possono pertanto, nel corso del tempo, subire delle variazioni non riportate in questa pagina, ma in comunicazioni successive o non essere più attuali.

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