giovedì 05 dicembre 2019
Sono sempre più frequenti i casi di aziende chiamate a partecipare ad indagini condotte da Istat, o da altri enti riconosciuti dal Sistema Statistico Nazionale, attraverso la compilazione di questionari, prevalentemente on-line.
Risulta, quindi, importante riconoscere e distinguere le rilevazioni obbligatorie da quelle facoltative. Infatti, se da una parte è opportuno evitare di fornire informazioni private a soggetti non riconosciuti, dall’altra non si deve correre il rischio di incorrere in sanzioni per la mancata partecipazione ad indagini obbligatorie.
Per tale motivo si riportano, nei documenti scaricabili dai link a fondo pagina:
- l’elenco (ad oggi in vigore) delle rilevazioni con obbligo di risposta da parte dei soggetti privati;
- l'elenco (ad oggi in vigore) delle rilevazioni per le quali la mancata risposta è oggetto di sanzione e relativi criteri di individuazione dei soggetti sanzionabili.
Le rilevazioni sono identificate da un codice composto da tre lettere e cinque numeri, ad esempio IST-02623 corrispondente alla “Indagine multiscopo sulle imprese”, obbligatoria e dove i soggetti sanzionabili sono le imprese con 50 addetti ed oltre.
Le sanzioni per mancata o incompleta risposta, definite dal D. Lgs 322/1989, variano da un minimo di euro 516 ad un massimo di euro 5.164 (alle quali si aggiunge il reato penale in caso di risposte mendaci).
Essendo tali elenchi passibili di modifiche future, si invita in caso di dubbi a consultare il sito www.sistan.it oppure a contattare gli uffici di Confcommercio Vicenza (0444-964300).
ATTENZIONE: La notizia è riferita alla data di pubblicazione dell'articolo indicata in alto, sotto il titolo. Le informazioni contenute possono pertanto, nel corso del tempo, subire delle variazioni non riportate in questa pagina, ma in comunicazioni successive o non essere più attuali.