Lo shopping natalizio entra nel periodo clou: dopo qualche anticipazione degli acquisti durante il Black Friday e i primi pacchetti finiti già sotto l’albero nel weekend dell’8 dicembre, sarà proprio nei prossimi due fine settimana che si concretizzerà la vera e propria corsa al regalo e alla spesa di alimentari per pranzi e cene delle Feste.
“Le aspettative dei negozianti sono in linea con il Natale 2018, vale a dire quella di acquisti mirati nelle varie merceologie, in primis cibo, abbigliamento, libri, giocattoli, senza dimenticare chi magari preferisce dirottare una parte del budget sui viaggi e il tempo libero – è il commento di Ernesto Boschiero, direttore di Confcommercio Vicenza -. Le proiezioni dell’ufficio studi nazionale di Confcommercio parlano di 169 euro di spesa media pro capite, che riteniamo di poter sottoscrivere anche per quanto riguarda il nostro territorio”.
In linea con il trend dello scorso anno anche la ristorazione: prenotazioni per pranzi di Natale e veglioni di fine anno stanno procedendo a buoni ritmi, con più di qualche ristorante che registra già il tutto esaurito. Nei menu di Natale che i locali hanno inserito nel sito Confcommercio www.ristoratoridivicenza.it, il portale provinciale della cucina, vince la tradizione, vale a dire la proposta di piatti che valorizzano le specialità del territorio, oltre che alcuni grandi classici come la carne di cappone, la faraona, la tacchinella e il bollito, mentre, tra le verdure spicca il broccolo fiolaro e il radicchio. Numerose sono anche le proposte a base di pesce. I prezzi? A guardare il sito ristoratoridivicenza.it ce n’è per tutti i gusti e tutti i portafogli, dai 35 ai 70 euro, con un prezzo medio che si aggira sui 45 euro.
“Il cibo è certamente uno dei protagonisti del carrello delle Feste – sottolinea il direttore Boschiero – sia come occasione conviviale con familiari, amici, colleghi di lavoro, sia come regalo. A proposito di regali va notato che il sentiment registrato dall’Ufficio Studi Confcommercio è di una crescita nella propensione al dono, aumentata dello 0.6% in percentuale tra il campione intervistato e un calo di 1,3 punti percentuali di chi prevede di passare un Natale molto dimesso. Segnali di una maggiore propensione ai consumi, dunque, che confidiamo si concretizzi in acquisti effettivi nei negozi e non nell’on line. I commercianti, in collaborazione con le amministrazioni comunali e le associazioni, si sono impegnati dedicando tempo e risorse per rendere sempre più vivi ed accoglienti tutti i centri della provincia – conclude il direttore di Confcommercio Vicenza – e il grande afflusso che abbiamo registrato ad esempio in centro storico di Vicenza nello scorso weekend, dimostra che si è lavorato bene in termini di attrattività. L’auspicio è che i cittadini premino questo impegno privilegiando la spesa nei negozi dei centri storici, dei quartieri e delle zone più periferiche: quelli che tra luminarie, eventi ed iniziative anche di beneficienza rendono veramente magico questo periodo nei luoghi dove viviamo”.
ATTENZIONE: La notizia è riferita alla data di pubblicazione dell'articolo indicata in alto, sotto il titolo. Le informazioni contenute possono pertanto, nel corso del tempo, subire delle variazioni non riportate in questa pagina, ma in comunicazioni successive o non essere più attuali.