Una domenica a parlare di prospettive future e programmi per il 2020. Sala gremita con tanti dirigenti dell'Associazione, lo scorso 26 gennaio, per l'oramai tradizionale Assemblea Organizzativa di Confcommercio Vicenza, che ad inizio anno è l'occasione per fare il punto sui programmi dei prossimi 12 mesi.Tanti dirigenti territoriali e di categoria si sono ritrovati al Centro Formazione Esac per confrontarsi con i responsabili dei vari servizi e guardare assieme ai nuovi orizzonti associativi.
L'incontro si è aperto con l''intervento del presidente Sergio Rebecca, che ha iniziato con l'approfondire lo scenario macroeconomico in cui si muovono le imprese del commercio, del turismo e dei servizi: l'attenzione si è in tal senso focalizzata sulle priorità emerse durante l’annuale meeting del World Economic Forum di Davos, considerato che con la globalizzazione imperante, oramai non c’è dubbio che gli scenari mondiali influenzino in modo concreto anche l’economia locale. Ma è sulla situazione italiana che il presidente si è soffermato di più: "Siamo un Paese che non cresce, piuttosto declina" ha affermato, ricordando alcuni scenari che l'economia ha vissuto negli ultimi anni: dalla scomparsa delle banche popolari, alle debacle di importanti poli industriali come l'Ilva, alle problematiche mai risolte di Alitalia e le nuove incertezze su Autostrade. Di fronte a tutto ciò, ha sottolineato il presidente di Confcommercio Vicenza, "non c'è una politica seria, ma litigiosa e non dialogante" ed è con questa politica che Confcommercio si interfaccia costantemente, ogni giorno, in un confronto molto difficile proprio per il continuo cambiamento degli scenari e degli interlocutori. "Se non ci fosse stata Confcommercio - ha rivendicato con forza il presidente Rebecca - oggi ci ritroveremmo, ad esempio, con l'aumento dell'Iva e se non ci fosse l'azione, quotidiana dell'associazione sul territorio, attraverso un costante contatto con gli amministratori pubblici, ci ritroveremmo con la crescita dei tributi locali". Da qui l'invito a farsi portavoce con i colleghi dell'azione messa in campo da Confcommercio. Il presidente Rebecca ha poi passato in rassegna alcune delle iniziative previste dall'associazione per il 2020, tra le quali Conflab ("che porteremo nei mandamenti dopo il successo riscosso nelle due passate edizioni") e i Protocolli d'Intesa sul Turismo "per stringere un'alleanza forte con i Comuni, facendo rete e puntando sulla crescita di tutto il comparto stimolata dal turismo".
Proprio sulle iniziative 2020 si è focalizzato anche l'intervento del direttore Ernesto Boschiero, che ne ha esplicitato la filosofia di fondo: "la volontà di riservare particolare attenzione all'incontro con i soci sul territorio e nell'ambito delle iniziative di categoria, la necessità di accompagnare le imprese nei processi di cambiamento e la scelta di utilizzare la formazione come leva di crescita del commercio, turismo e servizi. Per noi il socio è da sempre al centro, in un mondo che cambia velocemente", ha ribadito. Non è mancato un accenno alle possibilità di risparmio che ogni associato ha, grazie alle numerose convenzioni stipulate da Confcommercio, sia a livello nazionale, che locale.
La parola è passata poi ai responsabili dei singoli uffici associativi, con approfondimenti su tanti ambiti di lavoro dell’Associazione: dal fisco alla formazione, dagli sportelli attivati nel 2019 (sul commercio estero e sui bandi e le agevolazioni) alla comunicazione, dal welfare alla previdenza, fino al lavoro e all'attività delle delegazioni territoriali. Lo scenario emerso ha messo in evidenza come l'Associazione intenda cogliere le sfide future e soprattutto dare risposte all'evoluzione delle normative e del mercato delle aziende rappresentate.
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