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"IL DECRETO "CURA ITALIA" VA NELLA GIUSTA DIREZIONE, MA SERVONO PIÙ RISORSE"

Sergio Rebecca, presidente di Confcommercio Vicenza, commenta così le misure adottate e aggiunge: "Già ora vediamo che il provvedimento non basta"

giovedì 19 marzo 2020
La sede provinciale Confcommercio Vicenza La sede provinciale Confcommercio Vicenza

“Il Decreto “Cura Italia”  va studiato a fondo perché è ampio e complesso. Di certo va nella direzione giusta di riconoscere e sostenere le esigenze delle famiglie e delle imprese, con un’attenzione particolare anche al mondo del Terziario. È chiaro però che queste misure devono essere solo l’inizio, perché le risorse messe in campo appaiono già oggi non in linea con l’impatto dell’emergenza Covid19 sul sistema economico, considerato anche il protrarsi della situazione di criticità”. È questo il primo commento di Sergio Rebecca, presidente di Confcommercio Vicenza, ai provvedimenti di sostegno all’economia approvati con il Decreto Legge 17 marzo 2020 n. 18 “Cura Italia”.
Da una prima analisi del testo, condotta dagli uffici associativi, emergono già alcuni aspetti da evidenziare, come il fatto che sarebbe necessario ampliare l’arco temporale e la platea di imprese interessate dalla sospensione degli adempimenti fiscali. “Difficile pensare  - rileva il presidente Rebecca - che si possano riprendere i versamenti già a maggio, così come non si capisce perché non siano stati sospesi anche gli “avvisi bonari” del Fisco: confidiamo si tratti di una dimenticanza”.  Per Confcommercio Vicenza, poi, è incomprensibile che vengano escluse da buona parte delle proroghe e delle misure di sostegno le imprese di grandi dimensioni, considerato che nel commercio esistono aziende molto strutturate attualmente obbligate alla sospensione dell’attività. Bene, invece, le misure a sostegno della liquidità, ma bisognerà intervenire ancora per dare più impulso all’erogazione di nuovo credito.
Positivo anche l’intervento sulle locazioni commerciali con la concessione di un credito di imposta nella misura del 60%, “ma non si capisce perché limitarla al solo mese di marzo 2020 - afferma il presidente Rebecca –, così come si dovrà prevedere un sostegno specifico per chi sta pagando mutui per l’acquisto degli immobili dove svolge la propria attività lavorativa”.
Altro capitolo è quello del lavoro e degli ammortizzatori sociali: “È stata accolta la nostra richiesta di estendere a tutte le imprese, anche quelle fino a 5 dipendenti, l’accesso alla cassa integrazione – è l’analisi del presidente di Confcommercio Vicenza -, ma attendiamo la definizione delle procedure per verificare la loro effettiva semplificazione, che era un’altra delle priorità da noi indicate al Governo”.
Per il presidente Sergio Rebecca, dunque, “bisognerà presto ampliare la portata del “Cura Italia” con altri provvedimenti ancora più incisivi sul fronte del sostegno alle imprese, di tutte le dimensioni. Ricordo che ci sono interi settori del commercio e del turismo che oggi sono obbligati a tenere chiuso – continua il presidente Rebecca -  con ingenti perdite di fatturato e una serie di problematiche “a cascata” su contratti di fornitura e approvvigionamento. Queste imprese hanno la necessità di interventi diretti e concreti, altrimenti il rischio è che finita l’emergenza ci sia chi non sarà in grado di riaprire”.


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