Dopo il caos e la paralisi del primo giorno di presentazione delle domande per l'indennità di 600 euro riservata ai lavoratori autonomi, l'Inps cambia e limita gli orari di accesso dei cittadini ai suoi servizi telematici: "Dal 2 aprile, i servizi online saranno disponibili dalle ore 8.00 alle 16.00 per Patronati e Intermediari secondo le consuete modalità di accesso - ha annunciato l'istituto di previdenza via Twitter - e dalle ore 16.00 alle .000 per i cittadini". Per maggiori informazioni su come ottenere l'indennità VAI ALLA PAGINA DEDICATA.
La speranza è che in queste ore la situazioni torni alla normalità, ma intanto l'eco di quanto accaduto il prio giorno ha avuto ampio risalto sulla stampa, anche vicentina. "Non si possono aggiungere problemi ad una situazione già estremamente difficile per molti. E’ disperante che il principale ente previdenziale del Paese dimostri questi limiti, ancor più in un momento come questo”. Sergio Rebecca, presidente di Confcommercio Vicenza, non ha usato mezzi termini nel raccogliere e rilanciare la rabbia di tanti titolari di attività che hanno segnalato all’associazione le difficoltà incontrate il primo giorno di apertura delle procedure: “ma anche il nostro patronato 50&Più Enasco ha dovuto fare i conti con vistose difficoltà di accesso – ha spiegato il presidente di Confcommercio Vicenza -. A creare questa situazione è stato certamente un madornale errore di comunicazione sulle modalità di erogazione del bonus da parte di Governo e Inps: prima si è parlato di un click day, poi si è detto che non sarebbe stato così, poi ancora su alcuni canali istituzionali è stato specificato che l’indennità sarebbe stata erogata in base all’ordine cronologico di arrivo della domanda e fino al limite dei fondi. Chiaro che alla fine questa incertezza ha fatto concentrare le domande all’apertura del portale e l’Inps non ha saputo predisporre le misure tecniche per far fronte alla mole di accessi”.
E’ essenziale però, per Confcommercio Vicenza, rimediare ad una situazione che rischia di trasformarsi in un boomerang per il Governo: “In questo momento – afferma il presidente Rebecca - le Istituzioni devono garantire credibilità nelle loro decisioni e azioni, puntando su burocrazia zero e su procedure fluide e verificate, perché solo così si può ottenere fiducia e collaborazione da parte di tutti i cittadini. Quanto ai 600 euro stanziati per il solo mese di marzo, li vogliamo considerare come un primo segno di attenzione alle necessità derivanti dal momento drammatico che gli imprenditori stanno vivendo per il futuro: si dovranno però trovare altre risorse per soddisfare le pressanti esigenze delle aziende”.
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