Un “colpo di reni” nell’ultimo trimestre e il mercato immobiliare vicentino riesce ad attenuare la caduta del 2020. È quanto emerge dall’Osservatorio provinciale di Fimaa Confcommercio Vicenza, che ha analizzato i dati sulle compravendite residenziali pubblicati proprio in questi giorni dall’Agenzia delle Entrate. Così, mentre nei primi tre trimestri dello scorso anno la città di Vicenza vedeva una perdita a doppia cifra nel confronto con il 2019 (-14,8%), con lo scatto in avanti del periodo ottobre-dicembre il calo si è ridimensionato al -9,69%. In provincia, il recupero è ancora più evidente: nel confronto sui primi tre trimestri del 2019 la perdita nel numero di compravendite immobiliari sfiorava il -10%, mentre al 31 dicembre 2020 registra un valore del -5,31% rispetto all’anno precedente. “Era un trend nell’aria ed ora l’ufficialità dell’Agenzia delle Entrate dimostra che il 2020 è stato certamente un anno complesso, ma non disastroso – è il commento di Mauro Frasson, vicepresidente provinciale di Fimaa-Confcommercio -. Tanto più che le 8.800 compravendite residenziali realizzate nel 2020 in provincia, non raggiungono certo le 9.330 del 2019, ma sono comunque più degli anni precedenti”. Il 2018, ad esempio si attestava sugli 8.420 passaggi di proprietà di immobili residenziali e il 2017 addirittura si era ancora fermi a 7.475. “C’è stato insomma un “effetto elastico” sul mercato immobiliare – continua il rappresentante di Fimaa-Confcommercio Vicenza –: la contrazione dei primi mesi, causa lockdown, ha fatto da rincorsa alla chiusura d’anno”.
La sfida, ora, è quella di riprendere nel 2021 la crescita registrata negli ultimi 5 anni: “Per questo noi puntiamo con forza sulla qualificazione professionale – spiega Mauro Frasson – perché una compravendita ha più probabilità di andare in porto se l’agente immobiliare accompagna compratore e venditore nel superare tutte le delicate fasi di una trattativa: dalla verifica della regolarità edilizia e catastale, oggi essenziale, fino alla valutazione di eventuali ipoteche esistenti e alla puntuale registrazione dei preliminari. Senza considerare – continua – la necessità di evidenziare tutti i possibili vincoli giuridici che rendono il bene inalienabile o che potrebbero esporre il venditore al rischio di azioni di rivendica o risarcimento danni”. Un puzzle complesso, dunque, dove l’agente immobiliare deve agire con competenza, “e che fa ben capire come i cittadini debbano evitare di cadere nella rete di proposte chiaramente poco professionali che si notano anche nel Vicentino, come sedicenti vendite a “zero provvigioni”, che nascondono lauti rimborsi spese, o stime “lampo” degli immobili che rischiano di sbagliare il prezzo di vendita così come la presenza di così detti “consulenti immobiliari”, che non esistono nei registri della Camera di Commercio”. Da qui la scelta di Fimaa-Confcommercio Vicenza di qualificare ancor più gli agenti immobiliari professionali con la carta della competenza, puntando su un programma formativo gratuito che per il 2021 conta ben 19 incontri su ogni tema cruciale per il settore: dalla verifica di provenienza degli immobili all’antiriciclaggio, dal mandato di acquisto alle imposte sulle transazioni immobiliari e alla normativa in materia urbanistica ed edilizia. Con alcuni focus specifici anche sugli immobili commerciali, “la cui compravendita è stata inaspettatamente in controtendenza nell’anno della pandemia – afferma Mauro Frasson -. Nel 2020 sono passati di mano 423 negozi e laboratori in tutta la provincia: tre in più del 2019. Un segnale che fa ben sperare anche sul fronte della possibile apertura di nuove attività”.
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