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ANCHE NEL VICENTINO BENZINAI IN SCIOPERO DAL 14 DICEMBRE

Figisc Confcommercio Vicenza aderisce alla protesta nazionale. Il presidente Eugenio Volpato: “Cali del fatturato che arrivano anche al 40%, ma le nostre imprese sono state incomprensibilmente escluse dai ristori”

giovedì 10 dicembre 2020
ANCHE NEL VICENTINO BENZINAI IN SCIOPERO DAL 14 DI ANCHE NEL VICENTINO BENZINAI IN SCIOPERO DAL 14 DI

Sciopero dei benzinai confermato per lunedì 14 dicembre, anche se con una durata ridotta rispetto alla prima convocazione, per lanciare un ultimo segnale al Governo al fine di una ripresa del confronto. La protesta della categoria, che nel Vicentino conta circa 300 impianti di distribuzione di carburante, è motivata, come spiega il presidente provinciale Figisc-Confcommercio Eugenio Volpato “all’incomprensibile rifiuto del Governo di inserire le imprese di gestione degli impianti tra le categorie che beneficiano dei provvedimenti di sostegno dei diversi Decreti Ristori". Una decisione che non tiene conto dei riflessi negativi che anche il settore della distribuzione di carburanti sta subendo a causa dell’emergenza. “Il calo del venduto si fa sentire: tra smart working, riduzione della mobilità serale e nei weekend, didattica a distanza, crollo del turismo, “coprifuoco” alle 18.00, solo per citare alcune motivazioni, gli impianti di carburante stanno subendo contrazioni nei volumi del venduto che arrivano anche al 40% - rileva il presidente Volpato -. Ignorare questa situazione drammatica per tante piccole e piccolissime attività del settore, escludendole da ogni sostegno, è inconcepibile”.

Da qui la protesta, che riguarderà sia la rete stradale che autostradale, con impianti chiusi dalla serata di lunedì 14 dicembre prossimo (dalle ore 19.00 su rete ordinaria e dalle ore 22.00 in autostrada), al primo pomeriggio di mercoledì 16 (rispettivamente dalle ore 15.00 e dalle ore 14.00).

La protesta è stata considerata pienamente legittima dalla “Commissione di garanzia per lo sciopero nei servizi pubblici essenziali”, che ha invitato Governo e parti sociali a riaprire il confronto. “Vediamo se questa richiesta porterà allo sblocco della situazione da parte del ministero dello Sviluppo Economico – conclude il presidente provinciale di Figisc-Confcommercio –: c’è assolutamente bisogno di un intervento rapido e efficace perché le contrazioni di fatturato stanno avendo riflessi non più sostenibili sulle nostre imprese, impossibilitate a coprire i costi fissi con il rischio del fallimento”.



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