lunedì 31 luglio 2023
Un passo avanti verso una maggiore trasparenza sui costi dei pagamenti con la moneta elettronica e un invito al sistema bancario a mitigare i costi delle micro-transazioni. Il recente Protocollo d’intesa sottoscritto dalle associazioni nazionali di categoria più rappresentative nell’ambito delle Pmi, tra le quali Confcommercio, e il mondo bancario, specificatamente ABI e APSP (Associazione Italiana Prestatori Servizi di Pagamento), è accolto come un’ottima notizia dal presidente provinciale di Confcommercio Vicenza Nicola Piccolo. “Ci aspettiamo che grazie a questo accordo le condizioni applicate sui pagamenti elettronici alle nostre piccole e medie imprese diventino più eque – è il suo commento -, perché noi commercianti la nostra parte l’abbiamo fatta investendo nelle necessarie dotazioni tecnologiche, ma è allo stesso tempo essenziale che i costi si abbassino se si vuole diffondere sempre più questa modalità di pagamento, soprattutto per i piccoli importi, dove l’ammontare delle commissioni rischia di compromettere il ricavo dell’imprenditore”.
Il protocollo, rivolto alle imprese che presentino ricavi e compensi relativi all'anno di imposta precedente di ammontare non superiore a 400.000 euro, agisce in questo senso su due fronti. Da un lato quello della trasparenza, visto che prevede l’invito alle banche e ai servizi di pagamento, da parte di ABI e APSP, di “redigere la propria informativa precontrattuale in maniera tale da consentire agli esercenti di meglio comprendere, in modo chiaro e agevole, le caratteristiche delle offerte commerciali dei servizi di accettazione presso l’esercente e le relative condizioni economiche e a facilitarne la confrontabilità dei costi”, questo anche attraverso una “standardizzazione delle modalità di rappresentazione dei costi e un sistema di monitoraggio e valorizzazione delle informazioni”.
Sul lato specifico del costo del servizio, invece, nel protocollo, ABI e APSP si impegnano a invitare i propri associati “a promuovere iniziative commerciali nei confronti degli Esercenti, volte a ridurre l’impatto dei costi delle transazioni di basso valore, cioè di importo non superiore a 30 euro. In particolare, tali iniziative commerciali dovrebbero essere significativamente competitive per quanto riguarda le transazioni di importo unitario almeno fino a 10 euro”.
Per il presidente Nicola Piccolo “ora si tratta di passare dalle intenzioni ai fatti concreti. Già oggi, va detto, alcuni istituti bancari applicano condizioni favorevoli sui micro pagamenti e anche noi come Confcommercio abbiamo delle convenzioni specifiche molto interessanti a disposizione degli associati. Ma – conclude - l’obbligo di accettare i pagamenti elettronici di qualsiasi importo, introdotto nella nostra legislazione nel giugno 2022, chiede un’azione ancora più forte e strutturata nel contenimento dei costi e nella confrontabilità delle offerte, non solo per le realtà più piccole, ma in generale per tutte quelle attività, di qualsiasi dimensione, che accettano pagamenti elettronici”.
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