“Siamo di fronte ad una situazione insostenibile per le nostre imprese, che mette a forte rischio anche la prosecuzione delle attività. Bisogna agire ancora sul fronte dei costi energetici e farlo prima che sia troppo tardi”. Così Sergio Rebecca, presidente di Confcommercio Vicenza sul problema “caro bollette” che si sta abbattendo come uno tsunami anche sulle imprese del Terziario.
I dati, d’altronde, parlano chiaro: il PUN medio del mese di luglio 2021 (ovvero il Prezzo Unico Nazionale dell'energia elettrica, che si forma durante le contrattazioni della Borsa Elettrica Italiana) era di 102 euro al MWh ed è schizzato a 441 euro nel luglio 2022. Il che significa un incremento del 332% che potrebbe essersi riversato nelle bollette con più o meno impatto, a seconda dei contratti che ogni impresa ha. E il gas, soprattutto con i maxi rialzi delle ultime settimane, sta seguendo la stessa scia.
Il recente Osservatorio energia di Confcommercio nazionale prova a calcolare cosa significhi questo per le imprese del Terziario: rispetto a luglio 2021, nel mese di luglio 2022 gli alberghi avrebbero speso in media 55mila euro in più per l’energia elettrica, seguiti dai negozi di generi alimentari (+18mila), dai ristoranti (+8mila), dai bar e dai negozi non alimentari (+4mila per entrambi.) Stessa musica per il gas, con il settore alberghiero a +15mila euro di spesa in media e ristoranti a +6mila. Cifre che possono ovviamente variare in base alle condizioni fornitura che ogni utente ha, nonché ai propri livelli di consumo, ma che aprono comunque scenari di grande criticità. Non mancano i casi in cui gli aumenti in termini assoluti sono stati anche molto più elevati.
Il presidente Sergio Rebecca riconosce che il Governo ha fin qui messo sul piatto cifre importanti, “ma la realtà è che l’impatto delle misure è stato quasi impercettibile di fronte ad una situazione oramai fuori controllo”. Cosa fare? “Come Confcommercio – prosegue il presidente Sergio Rebecca – pensiamo che le soluzioni siano quelle di rilanciare, in sede europea, l’iniziativa sul cosiddetto Energy Recovery Fund, puntare alla fissazione di un tetto al prezzo del gas e poi agire sulla revisione delle regole e dei meccanismi di formazione del prezzo dell’elettricità. Vanno poi potenziate – continua il presidente di Confcommercio Vicenza - tutte le misure messe in campo dal Governo con il Decreto aiuti Bis, intervenendo ancora con più risorse sui crediti d’imposta e sull’Iva. Sono tutte azioni, queste, sulle quali Confcommercio nazionale e ovviamente anche l’Associazione provinciale, chiedono un immediato intervento del Governo e delle forze politiche impegnate in campagna elettorale: non c’è tempo da perdere, le risposte devono arrivare subito”.
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