“Le attività inserite nei centri commerciali hanno gli stessi problemi di quelle dei centri urbani. Le istanze sul fronte fiscale, delle locazioni, del supporto al credito, devono valere anche per queste attività. Chiediamo dunque di riaprire subito nei fine settimana, già dal prossimo weekend, perché è lì che si concentra il 50% del giro di affari settimanale”. Lo ha sottolineato Enrico Postacchini, membro di Giunta di Confcommercio, a commento dell’iniziativa “Chiudere per riaprire".
Sono stati 30mila i negozi e supermercati di tutti i centri commerciali d’Italia che alle 11 dell'11 maggio hanno abbassato le saracinesche per alcuni minuti per protestare contro le misure restrittive che da oltre sei mesi impongono la chiusura nei giorni festivi e pre-festivi. L'iniziativa è stata promossa da Ancd-Conad, Confcommercio, Confesercenti, Confimprese, Cncc–Consiglio Nazionale dei Centri Commerciali e Federdistribuzione.
La protesta dei lavoratori dei centri commerciali
Le Associazioni del commercio hanno voluto così dare voce ai 780mila lavoratori delle 1.300 strutture commerciali integrate presenti su tutto il territorio nazionale, costretti da oltre un anno a vivere in un clima di forte incertezza, aggravato da misure che impediscono appunto a migliaia di attività commerciali di lavorare nei giorni più importanti della settimana in termini di ricavi e fatturato.
La manifestazione è servita anche a ribadire che in centri, parchi e gallerie commerciali la sicurezza è massima: non a caso, nessun focolaio si è mai registrato da inizio pandemia grazie ai rigorosi protocolli rigorosi adottati. L’impegno del settore si è visto anche nella messa a disposizione volontaria e gratuita di 160 strutture per la creazione di hub vaccinali.
Da inizio emergenza il settore si è impegnato in un dialogo costruttivo con il Governo. Le Associazioni del commercio coinvolte auspicano ora di “poter avere dalle istituzioni risposte certe e tempestive, per rimettere in moto un comparto tra i più danneggiati dalla crisi, che continua ad operare solo parzialmente e senza una chiara prospettiva di ripresa”.
Sileri favorevole: "riapertura nel breve termine"
"Non vedo perché non debbano riaprire nel breve termine. Così come si procede alle riaperture credo che con i numeri che abbiamo oggi è chiaro che anche i centri commerciali, con regole da rispettare, devono riprendere le loro attività". Così il sottosegretario alla Salute, Pierpaolo Sileri.
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