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CONFCOMMERCIO: "INCERTEZZA, CHIUSURE E RITARDI CANCELLANO LE IMPRESE"

Le reazioni al "Decreto Natale". La Confederazione nazionale: "Servono indennizzi mirati e adeguati alle perdite"; il presidente di Confcommercio Vicenza Sergio Rebecca: "In gioco la sopravvivenza di centinaia e centinaia di attività"

domenica 20 dicembre 2020

Commentando il Decreto Natale, Confcommercio ha sottolineato che "le imprese stanno pagando un prezzo insostenibile all’incertezza e alla mancanza di programmazione del contrasto al Covid. Con l’inevitabile aumento della disoccupazione l’emergenza sanitaria ed economica rischia di diventare anche emergenza sociale con esiti non prevedibili. È assolutamente urgente un vero coinvolgimento delle parti sociali nelle scelte che decidono il destino di centinaia di migliaia di imprese e lavoratori". "L’obiettivo immediato – prosegue la nota - deve essere la salvezza del sistema imprenditoriale con indennizzi mirati ed adeguati alle perdite. Moratorie ed esoneri fiscali. Obiettivo che deve essere la priorità del Piano Nazionale di Ripresa e di Resilienza, insieme a quello degli investimenti strategici, per far uscire dall’incertezza continua il Paese e porre le basi alla sua ripartenza e al suo rilancio".

IL COMMENTO DI SERGIO REBECCA (CONFCOMMERCIO VICENZA)

"A questo punto dobbiamo solo sperare che la stretta voluta dal Governo, unita alla imminente partenza della campagna vaccinale, ci faccia uscire al più presto dall’emergenza sanitaria che stiamo vivendo. La corsa ad ostacoli tra lockdown, semi-lockdown, restrizioni e raccomandazioni, sommata al ritardo nelle decisioni e alla conseguente incertezza, ha amplificato la già difficile situazione in cui vivono gli imprenditori del commercio (pensiamo alle conseguenze per il settore moda, per citarne uno su tutti), del turismo e dei pubblici esercizi, vale a dire ristoranti e bar.
Questi ultimi sono certamente i più colpiti e i ristori aiutano ma non risolvono il vero problema: quello di un patrimonio di relazioni sfilacciate da mesi di limitazioni, che si dovrà ricostruire con una buona dose di tempo e di investimenti.

Commercianti ed esercenti faranno anche questa volta la loro parte, con senso di responsabilità e rispetto delle istituzioni, ma deve essere chiaro che oggi più che mai è in gioco la sopravvivenza, anche nella nostra provincia, di centinaia e centinaia di attività e la sussistenza di  famiglie che vivono di questo.  Il Governo deve allora dare garanzie inequivocabili che le drammatiche ricadute economiche per le imprese, tutte quelle toccate direttamente e indirettamente dai provvedimenti, saranno  “ammortizzate” con i necessari sostegni e con adeguate moratorie fiscali. E deve allo stesso tempo essere in grado di ristabilire quel clima di fiducia necessario per stringere i denti e resistere oggi con la prospettiva di poter, quanto prima, tornare a programmare il proprio futuro domani".

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