La Fipe, dopo aver chiesto a più riprese, tra l'altro proprio in occasione di San Valentino, la riapertura serale dei ristoranti nelle zone gialle e a pranzo nelle zone arancioni, ha lanciato l'allarme sul bonus ristorazione "fermo al palo". "Gli oltre 46mila imprenditori della ristorazione - sottolinea Fipe - che hanno chiesto il contributo a fondo perduto per l'acquisto dei prodotti agroalimentari italiani, non hanno ancora ricevuto quanto promesso dal governo. E questo nonostante siano passati due mesi dall'ultima data utile per la presentazione delle domande, fissata per il 15 dicembre scorso". "Ci era stato garantito che entro la fine di gennaio sarebbe stato effettuato il pagamento dell'anticipo del 90% sugli acquisti dei prodotti agroalimentari. Siamo a metà febbraio e ancora i ristoratori non hanno visto un euro". "Chiediamo - conclude la nota della Federazione dei pubblici esercizi - un intervento immediato da parte del neo ministro dell'Agricoltura, Stefano Patuanelli: in ballo ci sono oltre 345 milioni di euro, fondamentali per un settore messo in ginocchio dalle misure di contenimento del Covid-19. Non dimentichiamoci, inoltre, che il plafond complessivo raggiungeva i 600 milioni di euro. Queste risorse non possono essere perse, ma vanno immediatamente riallocate a sostegno della filiera agroalimentare".
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