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IL GOVERNO MELONI È IN CARICA

La premier e i ventiquattro ministri hanno giurato al Quirinale davanti al Presidente della Repubblica. Poi in Parlamento per ottenere la fiducia

martedì 25 ottobre 2022
IL GOVERNO MELONI È IN CARICA IL GOVERNO MELONI È IN CARICA

Il governo Meloni è ufficialmente in carica. Sabato 22 ottobre la neo premier e i ventiquattro ministri hanno giurato al Quirinale davanti al Capo dello Stato. La presentazione in Parlamento per la fiducia è avvenuta martedì 25 alla Camera (un resoconto nel sito di Confcommercio nazionale) e mercoledì 26 per il Senato. La prima urgenza per il nuovo governo sarà l'emergenza energia, che potrebbe essere affrontata con la proroga sino a fine anno delle misure del decreto Aiuti ter in scadenza a novembre, come il credito di imposta per le imprese. Altro tema caldo quello delle cartelle esattoriali: si parla di una nuova rottamazione, con un forfait del 5% su sanzioni e interessi, accompagnato da un piano di pagamenti in cinque anni. Possibile anche uno stralcio per le cartelle fino a mille euro. In generale, in vista della prossima manovra economica, gravano già spese 'obbligate' intorno ai 40 miliardi: i nuovi aiuti a famiglie e imprese per il primo trimestre dell'anno sul fronte energia potrebbero richiedere circa 20 miliardi, mentre a gennaio scatterà la rivalutazione delle pensioni, con una spesa da 8-10 miliardi.

IL COMMENTO DI CONFCOMMERCIO AL DISCORSO ALLE CAMERE

Agire con tempestività per rispondere alla “difficilissima contingenza nella quale ci troviamo” e conferma dell’impegno italiano dentro le istituzioni europee per una più efficace risposta “alle crisi e alle minacce esterne”, oltre che “un approccio più vicino ai cittadini e alle imprese”. Questi i punti principali del discorso programmatico alla Camera del presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, a proposito del quale Confcommercio sottolinea che “il contrasto all’emergenza energia richiede che le conclusioni dell’ultimo Consiglio europeo si traducano, ‘con meccanismi tempestivi ed efficaci’, in un’incisiva risposta comune” e definisce “importanti” l’annuncio "del mantenimento e del rafforzamento delle misure nazionali per contenere l’impatto del caro energia e il caro carburanti su imprese e famiglie” e l’indicazione dell’obiettivo del sostegno dei redditi delle famiglie agendo sia sul versante del welfare aziendale sia su quello dell’Iva sui beni di largo e generale consumo.

Quanto all’indicazione del premier che “la strada maestra è la crescita economica, duratura e strutturale” a partire “dalla sfida e dall’opportunità del PNRR” e da “una rivoluzione culturale nel rapporto tra Stato e sistema produttivo, che deve essere paritetico e di reciproca fiducia”, la Confederazione ritiene “giusti, in questo contesto, gli obiettivi programmatici di ‘un nuovo patto fiscale’, che tenga insieme riduzione della pressione fiscale secondo equità, tregua fiscale per la regolarizzazione delle posizioni di chi è in difficoltà e lotta all’evasione fiscale, di una riduzione graduale del cuneo fiscale e contributivo sul costo del lavoro di almeno cinque punti, del varo di meccanismi fiscali premiali per le attività a forte intensità di lavoro, ma anche di un sistema di tutele  ‘adeguate e in linea con quelle giustamente garantite ai lavoratori dipendenti’ per il mondo dei lavoratori autonomi”.

Bene, anche, “l’approccio volto a tenere insieme ‘sostenibilità ambientale, economica e sociale’, nell’ambito di un percorso di transizione ecologica da compiere ‘senza consegnarci a nuove dipendenze strategiche e rispettando il principio di neutralità tecnologica’".

“Sull’insieme di queste linee di lavoro – conclude Confcommercio – rinnoviamo l’auspicio dell’avvio di un confronto tempestivo e strutturato con le forze sociali, anche in vista dell’ormai imminente percorso della prossima legge di bilancio”.

COMMENTI ALL'INSEDIAMENTO DEL GOVERNO

In occasione del giuramento del nuovo Governo sono intervenute sia la confederazione nazionale sia Confcommercio Vicenza. Ecco i commenti.
Confcommercio: "Ora rispondere alle emergenze economiche e sociali"
“Auguri di buon lavoro alla Presidente Meloni ed a tutta la compagine dei Ministri. Il Paese è chiamato ad affrontare sfide di straordinaria portata per questo apprezziamo la rapidità con la quale si è formato il nuovo Esecutivo per rispondere al più presto alle emergenze economiche e sociali, a partire dall’energia, in un quadro di chiare e comuni scelte europee. Per queste ragioni, auspichiamo, dunque, che si apra anche una fase di tempestivo confronto con le forze sociali che rappresentano l’Italia delle imprese e del lavoro. Il contributo della Confcommercio certamente non mancherà”. Questo il commento di Confcommercio nazionale all’ufficializzazione del nuovo Governo Meloni.

Il commento di Sergio Rebecca (Confcommercio Vicenza): “Far fronte al più presto alle emergenze”
“È apprezzabile la rapidità con la quale si è formato il nuovo esecutivo guidato dalla Presidente Giorgia Meloni e la speranza è che il Governo sappia far fronte al più presto alle emergenze sociali ed economiche che il Paese sta attraversando. Prima di tutto quella energetica, per la quale bisogna rispondere immediatamente con la proroga delle misure attualmente in essere sul credito d’imposta, che va inoltre ulteriormente rafforzato. Va poi data continuità al costruttivo dialogo con le istituzioni europee che ha contraddistinto l’azione del precedente Presidente del Consiglio Mario Draghi, anche perché abbiamo di fronte a noi una sfida importante da affrontare: l’equazione complicatissima tra meno crescita e più inflazione, con i consumi fortemente condizionati dall’aumento delle spese obbligate. Una situazione che richiede il sostegno all’economia e alle imprese con interventi mirati e robusti, agendo sul cuneo fiscale e contributivo, detassando gli aumenti dei rinnovi contrattuali e rafforzando misure in tema di credito alle imprese. E poi c’è, naturalmente, da mettere a terra gli investimenti del Pnrr. Un’agenda complessa, che va affrontata senza indugi da una squadra di Governo composita che dovrà trovare la giusta sintonia per poter attuare il programma e le attese riforme”.

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