• Home 
  • Attualità 

IL VENETO VEDE SEGNALI DI RIPRESA PER CONSUMI E TURISMO

L’analisi di Confcommercio Veneto che rielabora i dati nazionali. Il presidente Bertin: “Guardiamo al “bicchiere mezzo pieno” ma resta il problema occupazionale”

giovedì 24 giugno 2021
IL VENETO VEDE SEGNALI DI RIPRESA PER CONSUMI E TURISMO IL VENETO VEDE SEGNALI DI RIPRESA PER CONSUMI E TURISMO

Crescono i consumi, riparte il turismo, si rimette in moto l’occupazione: da questi tre indicatori, analizzati da Confcommercio Veneto – sulla base dei rapporti nazionali di Confcommercio e di Demoskopika – emergono piccoli, ma incoraggianti segnali di ripresa per l’economia del Veneto che, provata dalla pandemia da covid, cerca adesso di recuperare una “normalità”.

Questi i dati nel dettaglio, elaborati dall’associazione regionale di Confcommercio.

Aumento dei consumi. Secondo una stima di Confcommercio Veneto, alla fine del 2021 è previsto un aumento dei consumi nella nostra regione del +4,3% sul 2020 pari, in numeri assoluti, a circa +3,4 miliardi di euro. Si tratta di un’inversione di tendenza positiva, anche se non così ampia da permettere di recuperare i 14,2 miliardi di euro persi lo scorso anno.

Crescita dei turisti. Nel periodo giugno-settembre è prevista, a livello regionale, una crescita del +11,4% di arrivi rispetto al 2020 pari, in numeri assoluti, a circa 5,3/5,9 milioni di turisti. Anche in questo caso si tratta di un segnale positivo, pur restando lontani dai 10,7 milioni di arrivi registrati nel 2019, nel tempo pre covid.

La risalita delle assunzioni nel turismo e nel commercio al dettaglio. Stimando il rapporto arrivi/assunzioni relativo all’estate 2020, per il settore del turismo è possibile prevedere, per il periodo giugno-settembre, un aumento di circa 3 mila/5 mila assunzioni rispetto alle 46.250 dello stesso periodo dell’anno scorso. Per il settore del commercio al dettaglio, stante il miglioramento dei consumi, è possibile prevedere, da qui a fine anno, un aumento di circa mille/2mila unità rispetto alle 16.295 assunzioni dello stesso periodo dell’anno scorso.

L’analisi del presidente Bertin. "Dobbiamo necessariamente vedere il bicchiere mezzo pieno – afferma il presidente di Confcommercio Veneto Patrizio Bertin - Se confrontiamo le previsioni dell'estate 2021 con i dati del 2019 rischiamo di cadere in depressione. Troppo evidente, infatti, è il divario tra il pre e il post pandemia. Per cui dobbiamo archiviare ciò che è stato e cogliere il positivo che emerge dal raffronto estate 2021-estate 2020".

"Bene che i consumi finalmente riguadagnino il segno “più”, entra nel merito il presidente, che prosegue: “Sul fronte dell'occupazione dobbiamo ricordare che la pandemia ha lasciato una pesante eredità sia in ambito turistico che in ambito commerciale: non solo per aver fatto perdere migliaia di posti di lavoro, ma anche per aver disperso migliaia di professionalità che oggi, paradossalmente, sono difficili da reperire. Un campanello d'allarme – sottolinea il presidente – che deve farci riflettere sulla necessità di un welfare diverso in grado di intervenire a sostegno di una formazione utile a rimettere in circolo chi, perso un lavoro, può trovarne un altro grazie a nuove competenze”.

Conclude, infine, Bertin: “L'aumento dei turisti è di per sé stesso un segnale positivo, ma lo sarà ancora di più se il Green pass si rivelerà un potente incentivo: è indispensabile, adesso, rendere il più veloce e agile possibile l’ottenimento di tale documento per tutti, anche per chi si destreggia meno con la tecnologia e gli strumenti digitali. Secondo una ricerca di DemosKopiKa, l’introduzione del Green pass favorirà l’incremento dei flussi turistici in Veneto con +566 mila arrivi e +222 milioni di euro di spesa turistica”.

ATTENZIONE: La notizia è riferita alla data di pubblicazione dell'articolo indicata in alto, sotto il titolo. Le informazioni contenute possono pertanto, nel corso del tempo, subire delle variazioni non riportate in questa pagina, ma in comunicazioni successive o non essere più attuali.

NEWS IMPRESE