A luglio, secondo i dati dell'Acea, le immatricolazioni di nuove autovetture nell'Unione europea hanno registrato un calo relativamente contenuto del 5,7% rispetto allo stesso mese dell'anno scorso. Sette dei 27 Stati membri hanno registrato una crescita, tra cui Francia (+ 3,9%) e Spagna (+1,1%). Al di fuori del perimetro UE, anche Regno Unito (+11,3%), Islanda (+44,5%) e Norvegia (+6,5%) hanno mostrato i primi segnali di ripresa. Durante il mese di agosto, tuttavia, il mercato automobilistico dell'UE ha registrato nuovamente un calo più marcato (-18,9%), anche se meno drammatico rispetto all'inizio dell'anno.
Con l'eccezione di Cipro (+14,1%), tutti i paesi della regione hanno registrato perdite rispetto ad agosto 2019. Guardando ai quattro principali mercati dell'UE, l'Italia ha registrato la migliore performance, con un leggero calo dello 0,4%, mentre in calo più marcato Germania (-20%) e Francia (-19,8%).
Nei primi otto mesi dell'anno, la domanda dell'Ue di autovetture è diminuita del 32%. In totale, da gennaio ad agosto sono state immatricolate nell'Unione europea 6.123.852 nuove AUTO, quasi 2,9 milioni in meno rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso. Tra i maggiori mercati la Spagna ha registrato il calo più rilevante (-40,6%, seguita da Italia (-38,9%), Francia (-32%) e Germania (-28,8%).
UNRAE: "ANCORA FOSCHE LE PROSPETTIVE DELL'INDUSTRIA DELL'AUTO IN EUROPA"
“Dopo la fase più buia della crisi da COVID-19 restano fosche le prospettive dell’industria automotive europea nonostante la ripartenza delle attività, come certificato dai dati pubblicati dall’Acea, che mostrano solo un attenuarsi della tendenza negativa”. Così Andrea Cardinali, direttore generale dell’Unrae (l’Associazione delle Case automobilistiche estere, commenta i dati sulle immatricolazioni di luglio e agosto, aggiungendo che "uno spiraglio di speranza viene, però, per l’Italia dal marginale calo di agosto, risultato degli incentivi approvati con la Legge Rilancio e di quelli contenuti nel Decreto Agosto, con questi ultimi che stanno efficacemente sostenendo il mercato anche nel mese di settembre”.
“Restano, come già da noi tuttavia segnalato in numerose occasioni – prosegue Cardinali – i limiti del pacchetto così come disegnato, con il plafond di 100 milioni di euro destinato ai veicoli rientranti nella fascia emissiva di CO2 91-110 g/km già esauritosi dopo meno di 2 settimane. Allo stesso tempo, restano a oggi disponibili circa 300 milioni di fondi nelle altre fasce di emissione, parte dei quali probabilmente avanzeranno a fine anno”.
“Con il doppio obiettivo di sostenere il mercato, e quindi una filiera produttiva che molto contribuisce all’economia e all’erario nazionali, e accelerare il rinnovo di un parco circolante tra i più obsoleti in Europa, Unrae chiede quindi che, in sede di conversione del Decreto Agosto, vengano rimossi i fattori di rigidità che impediscono il travaso di risorse da una fascia emissiva all’altra o di prevedere un fondo unico, per evitare il rischio di rimanere a fine anno con parte dei fondi inutilizzati. E’ urgente che una soluzione venga trovata affinchè il plafond della fascia emissiva 91-110 g/km venga assolutamente rifinanziato per il bene del paese, del settore e dei consumatori”, conclude Cardinali.
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