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LAVORO VENETO: I DATI OCCUPAZIONALI CONFERMANO L’ANDAMENTO POSITIVO

A Vicenza, tra gennaio-novembre 2023, più 6.500 assunzioni rispetto al 2022

martedì 19 dicembre 2023
LAVORO VENETO: I DATI OCCUPAZIONALI CONFERMANO L’ANDAMENTO POSITIVO LAVORO VENETO: I DATI OCCUPAZIONALI CONFERMANO L’ANDAMENTO POSITIVO

L’ultimo report “La Bussola” predisposto da Veneto Lavoro, in base ai dati occupazionali fino novembre 2023, conferma il buon andamento in tutta la regione.

Nel periodo gennaio-novembre 2023 il bilancio del mercato del lavoro dipendente privato in Veneto è positivo per +48.200 posizioni di lavoro e - grazie alle buone performance che hanno caratterizzato la prima parte dell’anno - si mantiene su livelli più elevati di quelli registrati nello stesso periodo sia dell’anno precedente sia del 2019. Negli undici mesi l’ammontare delle assunzioni continua ancora ad essere il più alto osservato nell’ultimo quinquennio; il volume delle cessazioni risulta invece sostanzialmente in linea con l’anno precedente ma più elevato rispetto al 2019 (+4%). Da osservare, l’aumento delle assunzioni di lavoratori in età matura (+4% tra gli over 55) e di quelle part time (+4% nel periodo gennaio-novembre e +7% nell’ultimo mese); calano le dimissioni (-2%).

Il bilancio del 2023 - analizza lo studio - è positivo in tutte le province del Veneto con l’eccezione di Belluno (-1.800 posti di lavoro). Saldo positivo e in rafforzamento a Verona (+14.200 contro +12.500 del 2022), mentre si mantiene sui livelli dello scorso anno a Venezia (+10.100), Padova (+9.500), Vicenza (+6.500), Treviso (+6.900) e Rovigo (+2.800).

Per quanto riguarda i settori l’agricoltura si conferma particolarmente in salute, grazie all’aumento di 7.800 posti di lavoro e a una contrazione delle cessazioni. Più in difficoltà il comparto industriale, che si mantiene in terreno positivo (+17.500 posizioni lavorative) ma in significativo ridimensionamento rispetto agli scorsi anni, soprattutto per effetto dell’andamento dell’industria metalmeccanica, della chimica-plastica e di alcuni comparti del made in Italy (concia, calzature e legno-mobilio), che registra un calo delle assunzioni del 4% sul 2022. Nell’ambito dei servizi, turismo e commercio al dettaglio continuano a trainare la crescita dell’intero settore, sia nell’arco dell’intero 2023, che nel solo mese di novembre; il saldo complessivo del periodo gennaio-novembre è infatti positivo (+22.900 posizioni di lavoro) e, contrariamente all’industria, è di molto superiore a quello dell’anno precedente grazie in particolare ad un rafforzamento delle assunzioni (+2%) collegate alle buone performance del settore turistico e dal commercio al dettaglio, comparti nei quali si registra la crescita sia delle assunzioni che delle posizioni di lavoro in essere.  

Lo studio, sui dati occupazionali complessivi del Veneto nel mese di novembre, come sempre negativo in questa parte dell’anno, presenta un saldo di -8.900 unità, dato condizionato dal posticipo della chiusura della stagione estiva in ambito turistico oltre che da un nuovo rallentamento della domanda di lavoro in alcuni comparti del settore industriale. Esso risulta in peggioramento rispetto allo stesso mese del 2022 (-6.100), ma è ancora migliore del bilancio registrato nel 2019 (-12.800) quando si intravedevano i primi segnali di quel rallentamento della dinamica occupazionale che ha contraddistinto il periodo precedente la pandemia. Nel mese di novembre le nuove assunzioni segnano una leggera flessione (-1%) rispetto allo scorso anno ma rimangono al di sopra dei livelli del 2019 (+7%); le cessazioni crescono del +5% sul 2022, tuttavia si mantengono ancora al di sotto di quelle registrate nel 2019 (-2%)

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