Il conto alla rovescia sui saldi estivi è iniziato. Il 3 luglio (e fino al 31 agosto) quasi tutta Italia entrerà nel periodo delle svendite, compresa la provincia di Vicenza, anche se va detto che già nelle scorse settimane in Veneto i negozi del tessile abbigliamento potevano applicare sconti promozionali sui loro prodotti.
Le stime, realizzate dall’Ufficio Studi di Confcommercio nazionale, indicano in 171 euro la spesa media di una famiglia per acquistare i prodotti in saldo. “E’ una previsione che possiamo sottoscrivere anche per il nostro territorio – sottolinea Marisa Lunardon, consigliere di Federmoda-Confcommercio Vicenza, che rappresenta un settore forte di circa 700 attività del dettaglio abbigliamento e calzature in provincia -. C’è aspettativa sull’andamento di queste svendite, perché non veniamo comunque da un periodo particolarmente brillante sul fronte incassi. I negozianti faranno certamente la loro parte per incentivare gli acquisti, applicando mediamente fin da subito sconti importanti: so che molti colleghi inizieranno già con ribassi del 50%. L’auspicio – continua Lunardon - è che sia confermata, anche per i negozi, la stessa voglia di ritorno alla normalità vista in altri settori come i pubblici esercizi: speriamo cioè che le persone tornino ad entrare nei nostri negozi, a rinnovare il guardaroba in vista delle vacanze, a provare il piacere dello shopping”.
In questo senso un cambiamento importante che la pandemia ha portato, pur nella drammaticità del periodo, è stato un rinnovato interesse per le attività di vicinato: “E’ un trend che vediamo e che ci dà speranza per il futuro – conferma Marisa Lunardon -. La pandemia, purtroppo, l’abbiamo subita, ma il post-pandemia sta a noi gestirlo bene, dando ai clienti un motivo in più per venire nei negozi di vicinato, che devono essere luoghi dove c’è una qualità del servizio impareggiabile rispetto al web, che regalano emozioni e fanno percepire il valore delle scelte di acquisto. Sta a noi dunque – conclude la consigliera di Federmoda Vicenza - interpretare al meglio le esigenze dei clienti, andando ben oltre la vendita del solo prodotto”.
STIMA DEI SALDI ESTIVI 2021
Valore Saldi Estivi (miliardi di euro) | 2,6 |
Numero Famiglie che acquistano in Saldo (milioni) | 15,5 |
Acquisto medio a famiglia nei Saldi Estivi (euro) | 171 |
Acquisto medio a persona nei Saldi Estivi (euro) | 74 |
Fonte: elaborazioni Ufficio Studi Confcommercio
LE REGOLE DEI SALDI
1. Cambi: la possibilità di cambiare il capo dopo che lo si è acquistato è generalmente lasciata alla discrezionalità del negoziante, a meno che il prodotto non sia danneggiato o non conforme. In questo caso scatta l’obbligo per il negoziante della riparazione o della sostituzione del capo e, nel caso ciò risulti impossibile, la riduzione o la restituzione del prezzo pagato. Il compratore è però tenuto a denunciare il vizio del capo entro due mesi dalla data della scoperta del difetto.
2. Prova dei capi: non c’è obbligo. E’ rimesso alla discrezionalità del negoziante.
3. Pagamenti: le carte di credito devono essere accettate da parte del negoziante e vanno favoriti i pagamenti cashless.
4. Prodotti in vendita: i capi che vengono proposti in saldo devono avere carattere stagionale o di moda ed essere suscettibili di notevole deprezzamento se non venduti entro un certo periodo di tempo.
5. Indicazione del prezzo: obbligo del negoziante di indicare il prezzo normale di vendita, lo sconto e il prezzo finale.
6. Modifiche e/o adattamenti sartoriali: sono a carico del cliente, salvo diversa pattuizione.
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