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PER I REGALI DI NATALE LA SPESA TORNA AI LIVELLI DEL 2019

Secondo le stime dell’Ufficio Studi la spesa media delle famiglie a dicembre salirà a 1.906 euro rispetto ai 1.788 dello scorso anno. Per i regali la spesa complessiva aumenta da 8,1 a 9,8 miliardi, mentre la tredicesima destinata ai consumi tocca quota 47,5 miliardi. Sangalli: “consumi più vivaci del 2023, verso una crescita più forte nel 2025”

mercoledì 04 dicembre 2024
PER I REGALI DI NATALE LA SPESA TORNA AI LIVELLI DEL 2019 PER I REGALI DI NATALE LA SPESA TORNA AI LIVELLI DEL 2019
Fonte: Confcommercio Nazionale

Secondo le stime dell’Ufficio Studi la spesa media delle famiglie a dicembre salirà a 1.906 euro rispetto ai 1.788 dello scorso anno. Per i regali la spesa complessiva aumenta da 8,1 a 9,8 miliardi, mentre la tredicesima destinata ai consumi tocca quota 47,5 miliardi.

Sarà un bel mese di dicembre per i consumi, e ci voleva. Il “traino” positivo del “Black Friday”, con consumi pari a 4,1 miliardi (100 milioni in più dello scorso anno, tra i 220 e i 230 euro pro capite) si ripercuoterà anche su dicembre. Le stime dell’Ufficio Studi Confcommercio su Natale e tredicesime sono infatti all’insegna dell’ottimismo, con numeri tutti in positivo. Cominciamo dicendo che il volume della tredicesima di dipendenti e pensionati, al netto di Irpef e contributi, sale dai 50,7 miliardi del 2023 ai 54,5 del 2024 e che quella disponibile per consumi aumenta da 41,3 a 45 miliardi. A questi ultimi numeri aggiungiamo la spesa dei lavoratori indipendenti – è Natale anche per loro – e il totale sale così a 47,5 miliardi in confronto ai 43,9 dello scorso anno. È l’effetto della conferma del taglio del cuneo fiscale, accoppiato al “bonus Natale”. 

La spesa media delle famiglie a dicembre sale così di 118 euro, da 1.788 a 1.906 euro, mentre per i regali di Natale quella pro capite aumenta da 186 a 207 euro e quella complessiva sale da 8,1 a 9,8 miliardi. Non è un caso, d’altra parte, che sono positive anche le notizie sul “sentiment”: passa dal 73,2% al 79,9% la quota di chi effettuerà regali, sale dal 40,1 al 44,4% chi dichiara che quella per i regali di Natale è “una spesa che mi piace affrontare” e scende dall’84,1 al 77,1% la quota di chi prevede un Natale molto dimesso.

Su un piano più generale il direttore dell’Ufficio Studi, Mariano Bella, ha evidenziato che “l’inflazione è sostanzialmente battuta, un fatto molto positivo, mentre l’occupazione è tornata a crescere e nel terzo trimestre c’è stata una crescita congiunturale dei consumi. Sembra che la prudenza delle famiglie stia lentamente cedendo, è ciò che ci serve per rilanciare la crescita. C’è solo un po’ di preoccupazione per il turismo, con gli italiani che sembra siano andati più all’estero rispetto alle attese, potrebbe rivelarsi un problema di competitività del nostro Paese”.

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