Un’assemblea annuale, quella di Confcommercio Vicenza tenutasi mercoledì scorso, specchio di un anno inevitabilmente segnato dall’emergenza Covid-19. A cominciare dalle modalità di svolgimento, vale a dire su una piattaforma on line con il Presidente Sergio Rebecca, il Direttore Ernesto Boschiero e i componenti dell’assemblea, tutti collegati a distanza. L’emergenza economica derivante da quella sanitaria da Covid-19 è tornata più volte alla ribalta nel corso di questo importante appuntamento per la vita associativa dell’Organizzazione più rappresentativa, in provincia, nel commercio, turismo e servizi.
Ma non si è trattato solo di guardare, non senza preoccupazioni, ad un presente complesso: il presidente Rebecca, nella sua relazione approvata all’unanimità alla fine dell’Assemblea, ha voluto anche gettare lo sguardo sul futuro, sulle sfide che le imprese devono saper cogliere subito, fin da oggi. Perché, come ha detto in esordio, “si dice che le difficoltà rendano più forti. Di certo accelerano i processi”.
Dunque da un lato c’è la fotografia impietosa del contesto in cui stanno lavorando le imprese del Terziario, con un Natale di sacrifici “come ci dicono le previsioni del nostro ufficio studi nazionale, che parla di un -12% di consumi rispetto allo stesso periodo del 2019”, ha affermato il presidente di Confcommercio Vicenza. Una situazione che si inserisce nelle previsioni di un PIL “in caduta di dieci punti percentuali per il 2020: un fatto storico. Per capirne la portata basti ricordare che quella del 2009 si attestò (solo) al -4,9%”, ha continuato.
Dall’altro il presidente Sergio Rebecca ha voluto indicare le direttrici che non vanno perse di vista. Lo sviluppo del digitale, prima di tutto. “Le imprese devono interpretare e cogliere le profonde trasformazioni che l’emergenza sanitaria ha portato alla quotidianità di ognuno – è stato uno dei passaggi significativi della relazione -: il lavoro, ad esempio, si è spostato per molte realtà della pubblica amministrazione e dei servizi sullo smart working e le limitazioni degli spostamenti hanno spinto la fruizione di tanti servizi attraverso l’on line”. Non solo: oggi “la relazione vale più dell’oggetto, del prodotto e ciò significa che non dobbiamo perdere la prospettiva di comunicare per mantenere viva la relazione con il cliente” ha aggiunto.
Quello della comunicazione digitale è, anche per questi motivi, un ambito in cui Confcommercio Vicenza ha lavorato alacremente investendo importanti risorse “per accompagnare le nostre aziende ad affacciarsi con convinzione in Internet e sui social media, attraverso innumerevoli iniziative e con l’apporto fondamentale del settore formazione”. Ad esempio, per citare gli sviluppi più recenti, istitutendo lo sportello Spin per fornire consulenza gratuita agli associati che vogliono affacciarsi alle nuove tecnologie dell’informazione; attraverso anche iniziative on line per favorire take away e delivery nella ristorazione, con i laboratori di innovazione Conflab e altro ancora
Se quella del digital è una rivoluzione globale che le imprese del Terziario devono cogliere, anche a livello locale sono all’orizzonte altri cambiamenti importanti. Il riferimento, in questo caso, è all’arrivo della Tav, che “cambierà la fisionomia di Vicenza”, ha detto il presidente Rebecca, portando benefici a tutti: al Capoluogo, ai comuni dell’hinterland e all’Alto Vicentino. Sarà una rivoluzione di cui tutte le imprese dovranno tenere conto perché “sappiamo quanto i flussi di traffico e i nuovi poli di aggregazione influenzino il delicato equilibrio della rete commerciale” ha sottolineato.
Saranno sfide importanti, dunque, quelle che attendono le imprese Vicentine del Terziario, che per essere colte al meglio devono trovare un contesto di sostegno da parte delle istituzioni, soprattutto in questo periodo emergenziale. L’obiettivo dell’Associazione, è rimane quello di “non lasciare indietro nessuno”, ha ribadito il presidente Sergio Rebecca -. Da qui l’impegno straordinario della Confcommercio di Vicenza nell’informare e accompagnare le aziende associate durante l’emergenza Covid-19”. E poi l’azione politica incessante che ha portato a risultati importanti: a cominciare dall’erogazione dei Ristori, anche se non ancora sufficienti, agli stanziamenti della Camera di Commercio per lo sviluppo dell’economia vicentina (3,5 milioni messi sul piatto nel 2020 e 1,5 milioni a bilancio nel 2021); fino ai 76 Comuni che hanno risposto all’appello di Confcommercio Vicenza per abbassare i tributi locali.
“Ma non ci basta, serve di più considerate le prospettive future” ha subito precisato il presidente Rebecca, delineando l’altro fondamentale tema su cui l’Associazione è impegnata a tutti i livelli, locale e nazionale, vale a dire la costante azione di sensibilizzazione istituzionale sulle difficoltà che stanno vivendo le imprese del commercio, turismo e servizi. Un fronte su cui, ha assicurato il presidente di Confcommercio Vicenza, “siamo costantemente in pressing con il Governo. Di certo non molliamo!”.
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