Mentre i prezzi dell’energia rimangono a livelli elevati, c’è un’altra “tegola” che potrebbe cadere sulla testa delle imprese nelle prossime settimane, con un conseguente balzo in su delle bollette dell’energia elettrica: il ritorno degli oneri di sistema, ovvero delle spese fisse che gravano sulle bollette, al di là dei consumi energetici.
Fino al 30 giugno 2022 il Governo ha messo sul piatto cifre importanti per azzerarli, garantendo un’agevolazione che interessa tutte le utenze, domestiche e non domestiche. “Ma con la conversione in legge del Decreto 17, che ha riconosciuto crediti d’imposta alle imprese, questa agevolazione non è stata ulteriormente prorogata oltre giugno e ad oggi, nonostante le pressanti richieste anche di Confcommercio nazionale, non abbiamo certezze sul futuro di questa misura essenziale per le imprese”, spiega Ernesto Boschiero, direttore di Confcommercio Vicenza, evidenziando la preoccupazione del mondo del commercio, del turismo e dei servizi.
Anche se oggi, con i prezzi alle stelle, gli oneri di sistema hanno un peso minore rispetto ad un tempo, il contraccolpo sarebbe evidente: “Se tornano queste spese fisse, secondo i nostri calcoli le bollette delle imprese subirebbero un altro balzo in avanti di circa il 13% - sottolinea Boschiero -. Ci troveremmo di fronte a costi ancor più insostenibili, soprattutto per quelle imprese come i panifici, le pasticcerie, i bar e ristoranti, gli alberghi, le attività del settore alimentare, che hanno consumi particolarmente elevati e dunque hanno visto crescere esponenzialmente le loro spese energetiche”.
Basti pensare che secondo i dati del GME (Gestore Mercati Energetici) il valore medio mensile del PUN (Prezzo Unico Nazionale) registrato a maggio è stato di 232,24 euro al MWh (dato aggiornato al 25.05.2022), in leggero calo rispetto ad aprile (245,97 euro) e marzo (308,07 euro). “Ma già alcune previsioni – è lo scenario prospettato dal direttore di Confcommercio Vicenza – ritengono che nel quarto trimestre il PUN potrebbe salire ad una media di 270 euro al MWh. Siamo distanti anni luce dal PUN pre-pandemia, che si attestava, ad esempio, a ottobre 2019 a 52,82 euro”. Reggere l’onda d’urto di questi rincari sta diventando sempre più difficile per le imprese “ed è per questo – conclude il direttore Boschiero - che il Governo non può tralasciare nessuna possibilità di agevolazione. A cominciare, appunto, dalla proroga dell’azzeramento degli oneri di sistema, che diventa quanto mai urgente”.
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