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QUASI UN MILIONE DI VOTI PER DECRETARE IL BAR DELL’ANNO

Al Centro Formazione Esac le premiazioni dell’iniziativa de Il Giornale di Vicenza, che testimonia l’attaccamento dei vicentini ai locali

giovedì 01 febbraio 2024
QUASI UN MILIONE DI VOTI PER DECRETARE IL BAR DELL’ANNO QUASI UN MILIONE DI VOTI PER DECRETARE IL BAR DELL’ANNO

Articolo tratto da Il Giornale di Vicenza dell’1 febbraio 2024

Così, dopo quasi tre mesi di battaglie a suon di coupon, lo scettro del “Bar dell’anno 2023/24” (l’iniziativa de Il Giornale di Vicenza n.d.r) finisce tra le mani di Arrigo Porto e Fulvio Pratesi, titolari del locale Simbiosi Vineria Bistrot di Tezze sul Brenta. Agguanta la seconda posizione la Pasticceria Bertuzzo di Vicenza, dove lavorano la titolare Michela Bertuzzo, il fratello Martino e il marito Nicola Colpo, mentre terzo posto per il Caffé Marconi di Malo, attività di Vania Berton che si affida nella gestione a Daniel Bistaffa. “È stata una gara sentita in tutta la provincia” ha attaccato, durante la cerimonia di premiazione svoltasi alla sede di Esac Formazione a Creazzo, il condirettore del Giornale di Vicenza con delega operativa allo sviluppo editoriale delle iniziative speciali Luca Ancetti. “Ma ad arrivare nella top ten sono stati i bar e i locali che più sono riusciti a coinvolgere la clientela nella partecipazione di questo contest; una sfida che mira a dare un riconoscimento alle attività che s’impegnano ad essere anche una sorta di presidio sociale nelle diverse comunità. È stata inoltre l’occasione per raccontare tante storie, storie di persone che probabilmente sono più abituate ad ascoltare le confidenze dei clienti piuttosto che a finire sotto la luce dei riflettori e ad essere protagonisti”. Ed infatti non si aspettava di raggiungere il primo gradino del podio Arrigo Porto vincitore, con il socio Fulvio Pratesi, del contest lanciato dal GdV. I due sono i titolari del locale Simbiosi Vineria Bistrot di Tezze sul Brenta aperto nel 2022. “Io faccio parte del mondo dei giocattoli e più precisamente dalla catena “Il mattoncino colorato” che da dieci anni ha un punto vendita a Vicenza. Cercavo una realtà che mi aiutasse a fare i catering degli eventi legati a questa realtà così, quando il socio di Fulvio ha lasciato l’attività, da clienti del ristorante abbiamo deciso di subentrare nella gestione con l’idea di creare una ristorazione nuova. In questi mesi di sfida tanti bambini sono venuti a portarmi in negozio i tagliandi ritagliati, dunque il successo è frutto non solo dell’affetto della clientela di Simbiosi Vineria Bistrot, ma anche dei fruitori de “Il mattoncino colorato”. Non ci aspettavamo di raggiungere la prima posizione, è stata una sorpresa. Esporremo la targa in bella vista”. Oltre al “Menù al buio” e al “Menù 5 sensi”, da Simbiosi Vineria Bistro si può provare anche il primo corso di cucina interattivo denominato “Escape Kitchen Room”. Alla cerimonia di premiazioni era presente anche il direttore del Giornale di Vicenza, Marino Smiderle, che ha detto: “Ringrazio i bar perché sono delle vere e proprie emeroteche, ci sono persone che, bevendo un caffè, leggono il nostro giornale e s’informano sulle notizie del territorio. Iniziative come questa proseguiranno, a breve inizierà il contest del Pallone d’oro”. La parola è poi passata a Nicola Piccolo, presidente con Confcommercio Vicenza per la quale era presente anche il direttore Ernesto Boschiero. “Voglio ricordare il servizio sociale che i bar danno alla comunità e ai centri storici - ha affermato Piccolo - Un’attività che comporta rinunce e sacrifici, mi viene in mente il lavoro nei fine settimana, con il corrispettivo economico che non è purtroppo sostanzioso come un tempo. Credo dunque che il lavoro dei baristi sia mosso dalla passione e dalla voglia d’interagire con i clienti”. “Siamo una grande famiglia che ha vissuto momenti difficili con la pandemia - le parole di Gianluca Baratto, presidente provinciale della Fipe-Confcommercio - Chi è qui oggi è perché ha lavorato e lavora bene”.

LEGGI LA CLASSIFICA FINALE SUL SITO DEL GIORNALE DI VICENZA

Oltre una settantina di locali di Vicenza e provincia coinvolti, 22.269 schede totali arrivate alla redazione del GdV e un punteggio complessivo di 986.206 punti. Sono questi i numeri della sfida il “Bar dell’anno 2023/24” lanciata il 2 ottobre dal Giornale di Vicenza e terminata lo scorso 14 dicembre. A partecipare alla cerimonia di premiazione, ricevendo una targa e un abbonamento digitale al quotidiano, sono state le prime dieci attività classificate. Dunque, dopo i vincitori Arrigo Porto e Fulvio Pratesi, titolari del locale Simbiosi Vineria Bistrot di Tezze sul Brenta, che sono riusciti a raggiungere ben 334.960 punti, la graduatoria si è così composta: virtuale medaglia d’argento per la Pasticceria Bertuzzo di Vicenza con 143.729 punti, qui lavorano la titolare Michela Bertuzzo, il fratello Martino e il marito Nicola Colpo e, con 65.970 punti, medaglia di bronzo per il Caffé Marconi di Malo, attività di Vania Berton che si affida nella gestione a Daniel Bistaffa. Si prosegue con la quarta posizione per Time Out Café di Vigardolo in mano alla ex camionista Laura Viero (50.827), quinta per Casa Magrin di Vicenza gestito dalla 31enne Anna Magrin, dalla sorella Valentina e papà Daniele (46.146), sesta per Al Bacaro da Gerard di Vicenza, nato dall’amicizia di Mattia Terraroli, Nicola Todescato e dei fratelli Marco e Andrea Gerard (42.900), settima per il Bar Pausa di Bolzano Vicentino aperto nel 2009 da Alessandro Galdeman (26.600), ottava per la Caffetteria e panetteria Righetto di Sovizzo alla terza generazione con i coniugi Eraldo Righetto e Sonia Simonato (25.163), nona per la Pasticceria Giorgio Bolzani di Vicenza dell’omonimo titolare affiancato dalla moglie e Cinzia al banco e dai figli Paolo e Gianluca alla produzione (21.623), e infine decimo posto per il bar Classico di Costabissara, in mano alla ex pilota motociclista Paola Cazzola aiutata dallo staff (20.502). “Speravamo di risultare nelle prime tre posizioni e così è stato per cui siamo davvero felici - racconta Michela Bertuzzo dell’omonima pasticceria cittadina in viale Trieste - È stata una bella esperienza. Avevamo partecipato anche due anni fa, ma era il periodo del trasloco e non siamo riusciti a seguire al meglio il contest. Mi ricordo però che ci lasciavano i tagliandi sotto la serranda chiusa per lavori. Questa volta, invece, abbiamo dedicato più energie alla sfida, cavalcando l’entusiasmo della clientela. Noi siamo famosi principalmente per la bignolata, un dolce composto da bignè al cioccolato ricoperti di zabaione, panna e con una golosa sfoglia di cioccolato. La ricetta ce l’ha passata la pasticceria Guerceri che si trovava in corso Palladio”. E si dicono soddisfatti anche Vania Berton e Daniel Bistaffa del Caffè Marconi di Malo, nella centralissima e omonima piazza: “Il boom nella raccolta dei tagliandi è arrivato dopo la pubblicazione dell’articolo che raccontava la nostra storia, forse perché prima molte persone non si aspettavano che fossimo in gara. Ad esempio c’è stato un signore di Malo che, dopo aver visto il pezzo sul GdV, ci ha cercati con Google Maps per venirci a portare tutte le schede che aveva ritagliato dall’inizio del contest; questo perché ci teneva a sostenere un bar del suo paese. Lo ringraziamo tanto per quei 6400 punti”. “Lavoro al Caffé Marconi dallo scorso giugno, si tratta di un bar storico con ha un passato un po’ sfortunato considerati i molti cambi di gestione - racconta il giovane dipendente Daniel Bistaffa - Ma da quando ha riaperto i battenti l’affluenza non manca e vedo che le persone sono contente di poter tornare a frequentarlo”.

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