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RIGENERAZIONE URBANA, “VALORIZZARE LE ATTIVITÀ ECONOMICHE DI PROSSIMITÀ"

Confcommercio in audizione in commissione Ambiente del Senato: “introdurre nella legge un obiettivo specifico riferito al contrasto della desertificazione commerciale e alla valorizzazione delle imprese di prossimità”

mercoledì 02 ottobre 2024
RIGENERAZIONE URBANA, “VALORIZZARE LE ATTIVITÀ ECONOMICHE DI PROSSIMITÀ" RIGENERAZIONE URBANA, “VALORIZZARE LE ATTIVITÀ ECONOMICHE DI PROSSIMITÀ"
Fonte: Confcommercio Nazionale

Apprezziamo l’attenzione che il Parlamento sta ponendo al tema della rigenerazione urbana e auspichiamo che il provvedimento oggi all’esame possa essere occasione per affermare una definizione olistica di rigenerazione urbana che superi il semplice approccio urbanistico-edilizio, per abbracciare la dimensione economica e sociale, riconoscendo il ruolo delle attività economiche di prossimità nel rendere le nostre città più vivibili e attrattive”. Così Enrico Postacchini, componente di Giunta Confcommercio con incarico per Commercio e Città, nel corso dell’audizione in Commissione Ambiente, Territorio e Lavori pubblici al Senato sul nuovo testo unificato di disegno di legge in materia di rigenerazione urbana.

In un quadro di apprezzamento complessivo del provvedimento e nell’auspicio che i diversi attori istituzionali promuovano a tutti i livelli l’armonizzazione dei programmi di rigenerazione con politiche attive di sviluppo economico urbano, Postacchini ha ribadito che "introdurre nella legge un obiettivo specifico riferito al contrasto della desertificazione commerciale e alla valorizzazione delle imprese di prossimità significa non solo preservare il modello tipicamente italiano di pluralismo distributivo e i posti di lavoro generati, ma anche riconoscere, nel tempo del confronto difficile con le grandi piattaforme, il valore sociale dei negozi fisici per le comunità urbane”.

Pur comprendendo l’esigenza di adeguare le trasformazioni immobiliari alle esigenze del mercato, Postacchini ha infine espresso preoccupazione per le deroghe urbanistiche, concludendo: “auspichiamo un ripensamento in materia di cambi di destinazione d’uso, disciplina peraltro recentemente modificata dal ‘decreto Salva Casa’, anche in direzione della salvaguardia degli strumenti urbanistici comunali e del rispetto della normativa di settore, per scongiurare possibili impatti negativi sul tessuto urbano e socio-economico”.

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