Il Veneto è una regione con due forti vocazioni, quella manifatturiera e quella turistica, e il digitale sta permeando sempre più il suo DNA. Nel 2024 più di un’impresa su quattro della regione (il 28%) aumenterà i propri investimenti in soluzioni digitali e oltre la metà continuerà sui livelli dello scorso anno. Mentre è decisamente sotto la media nazionale la quota di imprese ancora escluse dalla digitalizzazione: sono solo il 4,7%, rispetto all’8,5 nazionale. Ma il problema della competenze rimane uno degli ostacoli all’adozione di soluzioni digitali, mentre, specificatamente nel commercio, c’è da lavorare sulla sicurezza informatica.
Questi sono alcuni dei dati emersi durante la seconda tappa del Road Show Assintel Report, tenutasi a Venezia e organizzata da Assintel e Confcommercio Veneto in collaborazione con VeniSIA e Fondazione Università Cà Foscari. La ricerca è curata dall’Istituto Ixé, e gli sponsor sono Grenke, Intesa Sanpaolo, TIM e Open Gate Italia.
Le tre aree tecnologiche più adottate dalle imprese venete (con percentuali superiori alla media italiana) sono le soluzioni per la collaborazione e la produttività (presenti nell’80 delle aziende), la Cybersecurity (75%), le soluzioni per il sito web e l’ecommerce (64%), le soluzioni per la gestione dei dati (50%). Guardando specificatamente al commercio c’è certamente da lavorare di più proprio sulla sicurezza informatica (solo il 45% delle imprese adotta soluzioni di ICT su questo fronte), mentre sono all’avanguardia per le aree “gestione dei clienti” e "soluzioni per il sito web aziendale". Segnali di un approccio maturo al web, inteso nel suo significato di abilitatore del business e dei processi.
Anche sul fronte delle tecnologie emergenti – realtà virtuale, intelligenza artificiale, robotica, IoT e blockchain - le imprese venete si stanno muovendo: il 3,3% (rispetto al 2,8% su scala nazionale) ha avviato progetti estesi e coordinati a livello aziendale in almeno una di queste tecnologie, il 18% è in fase di sperimentazione (contro l’11,6% nazionale) e il 28,4% (contro il 21,5% nazionale) ne sta valutando la pianificazione.
La percezione degli ostacoli alla transizione digitale per le imprese venete è inferiore rispetto alla media nazionale: la mancanza di risorse economiche e finanziarie è addirittura quasi la metà (17,7% contro il 31,1% nazionale), mentre si distingue la difficoltà di definire strategie e nuovi modelli di business (11,7% dei rispondenti). Anche per il Veneto si conferma il tema delle competenze e della cultura digitale: quasi un’impresa su tre (29,3%), la ritiene uno dei principali ostacoli alla digitalizzazione della propria azienda.
Commenta Stefano De Troia, Consigliere e Coordinatore Assintel Veneto: “Riconosciamo con ottimismo i progressi ottenuti finora in Veneto, evidenziati da dati incoraggianti. Il cammino verso la maturità digitale è naturalmente ancora lungo: siamo nella nuova era dell'Intelligenza Artificiale che ci pone sfide inedite e richiede un impegno coordinato per rafforzare le sinergie tra il mondo delle imprese, il sistema universitario e le istituzioni pubbliche. Questo implica anche saper sfruttare al meglio le opportunità offerte da bandi specifici per le PMI, che si traducono in progetti di ricerca e sviluppo capaci di trasferire competenze cruciali e un mindset innovativo. Inoltre, con l'evento Milano-Cortina alle porte, abbiamo l'opportunità unica di promuovere un turismo che sia non solo sostenibile, ma anche arricchito dalle nuove tecnologie, sottolineando il nostro impegno verso l'innovazione”.
Dichiara Patrizio Bertin, presidente di Confcommercio Veneto: “Esprimiamo soddisfazione rispetto agli oggettivi passi in avanti che la ricerca mette in evidenza. La trasformazione digitale sta accelerando ed è una sfida che le imprese sono chiamate a vincere per mantenere e accrescere la loro competitività sui mercati. Come Associazione di categoria, la più rappresentativa del Veneto nel terziario (commercio, turismo e servizi), stiamo lavorando per accompagnare le imprese sia a compiere i primi passi in questo ambito, che nell’affiancamento a progetti di sviluppo con le nuove tecnologie per le realtà più avanzate, anche attraverso l’accesso a misure di finanziamento pubblico. Innovazione e intelligenza artificiale sono e saranno preziosi compagni d’avventura. Speriamo, peraltro, che laddove si sconta ancora qualche carenza infrastrutturale, si arrivi presto al superamento del digital divide”.
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