Sulla recente approvazione al Senato del disegno di legge sull’autonomia differenziata interviene Nicola Piccolo, presidente di Confcommercio Vicenza: “Si è fatto un altro passo decisivo verso l’autonomia, per la quale nel referendum del 2017, il 98% dei veneti si dichiarò favorevole. A quanto si capisce, nel provvedimento approvato dal Senato e che ora dovrà proseguire nel suo iter piuttosto complesso, sono state inserite garanzie a favore dell’unità nazionale e dell’uguaglianza dei cittadini di tutte le regioni. Questi sono aspetti fondamentali per il Paese e tracciano la giusta direzione alla cosiddetta autonomia differenziata, già chiesta dal Veneto, Lombardia e Emilia Romagna”.
Per il presidente provinciale di Confcommercio: “L’obiettivo di dare autonomia ai territori su più materie non può che essere condivisibile se va a favorire la buona amministrazione e la semplificazione, se attiva programmi specifici per la crescita e lo sviluppo dei territori e contrasta gli sprechi di risorse pubbliche; ma è tutta l’Italia, nella sua unità, che deve centrare questi traguardi”.
Il passo avanti in Senato del DDL è al centro anche di una nota di Confcommercio Veneto: “L’autonomia – afferma il presidente regionale Patrizio Bertin - è la possibilità di autoregolamentarsi. Chiedere poteri e relative risorse vuol dire valorizzare le comunità locali, come sancito per altro dalla nostra Costituzione. Significa avvicinare la governance ai cittadini e alle imprese del territorio e una maggiore responsabilità nella gestione delle spese. Inutile negare che da 30 anni tutti sono federalisti a parole ma l’autonomia, di fatto, è rimasta un tabù. L’approvazione del disegno di legge in Senato, che passerà ora alla Camera, è un passo concreto; magari non sarà la perfezione, ma è certamente un passo in avanti in questa direzione”.
Sottolinea Bertin: “Oggi con questa macchina statale, amministrativa e burocratica fare impresa non è sempre facile, anzi. Ci sono lacci e lacciuoli, una tassazione e un costo del lavoro molto rilevanti per cui come imprenditori auspichiamo che l’autonomia porti semplificazione, dia impulso all’iniziativa privata, sostenga l’occupazione e l’economia. Vedremo nelle prossime settimane quale sarà il percorso parlamentare ma c’è un dato storico che non possiamo dimenticare, gli oltre due milioni e mezzo di cittadini che nel referendum del 2017 hanno votato a favore dell’autonomia”, conclude Bertin.
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