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"VENETO ZONA GIALLA, MA LA SITUAZIONE ECONOMICA È ANCORA IN ALLARME ROSSO"

Il presidente di Confcommercio Vicenza Sergio Rebecca sulle ultime decisioni del Governo: "Paura e incertezze pesano come un macigno sulle attività. Servono più indennizzi"

giovedì 05 novembre 2020
La sede di Confcommercio Vicenza La sede di Confcommercio Vicenza

“Essere stati inseriti nella “zona gialla” è una sorta di compromesso che non blocca ma comunque limita l’operatività di molte attività del terziario. Il “tira e molla” vissuto ieri ha dell’incredibile per l’alternanza di ipotesi sui “colori” e questo è stato vissuto dagli imprenditori del settore con grande apprensione”. Così Sergio Rebecca, presidente di Confcommercio Vicenza sugli ultimi provvedimenti per frenare la pandemia. “Questa escalation di paura e di incertezza che stiamo vivendo – continua il presidente Rebecca - sta pesando come un macigno sulle attività vicentine del turismo e del commercio e tutto ciò richiede un intervento governativo ben più massiccio sul fronte degli indennizzi, sulle moratorie fiscali e su quelle creditizie da riconoscere alle imprese, indipendentemente da dove sono collocate. Se la situazione sanitaria in Veneto oggi è classificata come “gialla” – ribadisce il presidente Rebecca -, quella economica, almeno per il commercio, turismo e servizi, è ancora in allarme rosso”.
Preoccupa, in questo senso, la tenuta sociale del territorio. “Stiamo vivendo una fase delicatissima – è il commento del presidente di Confcommercio Vicenza -, perché un peggioramento del quadro dei contagi provocherebbe ulteriori chiusure e limitazioni con conseguenze gravissime per le imprese. E il fatto di poter essere ogni settimana in bilico tra le varie fasce di gravità avrà certamente delle conseguenze. Ora più che mai è fondamentale attuare tutti i comportamenti essenziali perché il contagio non si diffonda e la situazione non precipiti: come operatori facciamo del nostro meglio per garantire, all’interno delle nostre attività commerciali e turistiche, il rispetto delle norme di sicurezza previste. Lo abbiamo sempre fatto e continueremo a farlo con grande responsabilità anche in questo frangente”.


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