Nelle scorse settimane la Camera di Commercio di Vicenza ha condotto un’indagine per capire il livello di adeguamento del nostro territorio ad alcuni degli obiettivi dell’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile (chiamati anche SDG’s), il programma sottoscritto nel settembre 2015 dai governi dei 193 Paesi membri dell’ONU.
I così detti SDG’s sono, nello specifico, 17 obiettivi suddivisi in 169 traguardi, che i Paesi si sono impegnati a raggiungere entro il 2030. Lo Studio della Camera di Commercio si è focalizzato sui dati disponibili e confrontabili a livello locale e nazionale, analizzano la situazione vicentina e italiana in rapporto agli obiettivi giudicati maggiormente significativi fra i 169 che compongono l’intera Agenda, con particolare riferimento a quelli che hanno un risvolto economico.
Il primo Obiettivo analizzato è quello del Benessere economico: risulta che il reddito della provincia di Vicenza supera la media nazionale ma non cresce allo stesso ritmo dell’inflazione. Vicenza però supera l’Italia per servizi di assistenza domiciliare alle persone in stato di bisogno.
Altro obiettivo analizzato è quello della Parità di genere: il tasso di occupazione delle donne vicentine è superiore al dato italiano ma rimane però inferiore a quello maschile. Il divario retributivo di genere, inoltre, conduce all’erogazione di assegni pensionistici più bassi per le donne rispetto agli uomini. Vicenza supera l’Italia per la presenza di donne impegnate nei Consigli Comunali.
Sull’obiettivo Lavoro dignitoso, la Camera di Commercio di Vicenza rileva che gli incidenti sul lavoro con esito grave o mortale risultano in calo sia a Vicenza sia in Italia. Nella provincia berica il tasso degli infortuni mortali e delle inabilità permanenti scende a un ritmo superiore a quello italiano.
Altro aspetto è quello della Riduzione delle disuguaglianze: il divario si manifesta soprattutto a livello territoriale italiano, nei salari e nel costo della vita. Nel vicentino il reddito delle famiglie consumatrici supera del +10,4% la media nazionale, ma esiste una notevole differenza fra le posizioni in classifica, infatti fra la prima posizione (Milano) e l’ultima (Enna) esiste un gap del 137%.
Tutti i dati dello studio camerale, nel link a fondo pagina.
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