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“BENE I NUOVI INCENTIVI AUTO: IL MERCATO PUÒ RIPARTIRE”

Vittorino Bisson, presidente dell’Associazione provinciale Concessionari ufficiali autoveicoli di Confcommercio Vicenza, “vede” la ripresa: “Questi bonus saranno un volano per la mobilità sostenibile”

giovedì 14 aprile 2022

C’è attesa per l’operatività dei nuovi incentivi mirati a rinnovare il parco auto circolante, puntando principalmente sui veicoli elettrici, ibride plug-in o a bassa emissione.

Dopo l’approvazione del Dpcm da parte del Governo si attende solo la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del provvedimento e l’adeguamento, da parte del ministero dello Sviluppo Economico, della piattaforma telematica che gestisce i bonus. E nel frattempo aumenta l’interesse dei consumatori che finora avevano “congelato” gli acquisti proprio in vista degli incentivi. “Veniamo da un primo trimestre 2022 giocoforza negativo, proprio nell’attesa di questo provvedimento, ma con la fine di aprile ci aspettiamo una netta ripresa – afferma Vittorino Bisson, presidente dell’Associazione provinciale Concessionari ufficiali autoveicoli di Confcommercio Vicenza -. Il giudizio su questi incentivi è da parte nostra molto positivo e non solo perché ridaranno fiato al mercato. È pur vero che a conti fatti, viaggiare in elettrico e ibrido plug-in  alla fine può risultare più conveniente, ma rimaneva il gap dei prezzi di acquisto di questi veicoli che scoraggiava il cliente finale e che ora viene ridimensionato”. Anche perché, oramai, la strada è segnata, come spiega il presidente Bisson: “I costruttori stanno riconvertendo tutti i loro piani industriali con orizzonte 2030 verso queste tipologie di veicoli e dunque è lì che il mercato ci sta portando. Basti pensare, ad esempio – spiega il presidente dei Concessionari Confcommercio – che in questo momento, dove si registrano tempi di consegna lunghi a causa della crisi dei semiconduttori, le case automobilistiche puntando a garantire maggiore disponibilità proprio sui veicoli elettrici e ibridi plug in”.

Tutto bene dunque? Qualche ombra in verità, comunque, rimane: “Bene incentivare con un contributo più alto il passaggio all’elettrico – rileva il presidente Bisson – ma bisogna accelerare anche sulle infrastrutture, semplificando il più possibile la burocrazia necessaria all’installazione delle colonnine elettriche nel nostro Paese”. E poi qualche pecca il presidente Bisson la vede anche nel testo del provvedimento che introduce gli incentivi: “Aver limitato il bonus ai soli privati e non alle auto aziendali penalizza certe aree del Paese, come la nostra, dove le vendite sono trainate anche dalle imprese. E poi sui veicoli commerciali, che in Italia rappresentano il parco auto in assoluto più vecchio, aver ristretto l’incentivo ai soli veicoli elettrici rischia di limitare la platea di chi approfitterà degli sconti”.

Ma al di là delle migliorie che si potevano apportare al Dpcm incentivi, resta la soddisfazione del settore: “Il Governo ci crede e si è fatto carico dell’urgenza di una transizione ecologica in questo settore, puntando a rendere accessibili tecnologie a ridotto impatto ambientale attraverso un piano pluriennale e non con un provvedimento limitato nel tempo come in passato – conclude il presidente dell’Associazione provinciale Concessionari ufficiali autoveicoli di Confcommercio Vicenza -. L’auspicio è che questi fondi siano davvero un volano per far crescere e molto, la mobilità sostenibile”.

Come funzionano gli incentivi
Il Comunicato Stampa del Ministero dello Sviluppo Economico riporta così gli incentivi introdotti dal Dpcm per i veicoli di categoria M1, ovvero per il trasporto di persone aventi al massimo otto posti a sedere, oltre al sedile del conducente:

  • per l'acquisto di nuovi veicoli nella fascia di emissioni 0-20 g/km (elettriche), con un prezzo fino a 35 mila euro + Iva, è possibile richiedere un contributo di 3 mila euro, cui potranno aggiungersi ulteriori 2 mila euro se è contestualmente rottamata un’auto omologata in una classe inferiore ad Euro 5.
  • per l'acquisto di nuovi veicoli nella fascia di emissione 21-60 g/km (ibride plug - in), con un prezzo fino a 45 mila euro + Iva, è possibile richiedere un contributo di 2 mila euro cui potranno aggiungersi ulteriori 2 mila euro se è contestualmente rottamata un’auto omologata in una classe inferiore ad Euro 5.
  • per l'acquisto di nuovi veicoli nella fascia di emissioni 61-135 g/km (endotermiche a basse emissioni), con un prezzo fino a 35 mila euro + Iva, è possibile richiedere un contributo di 2 mila euro se è contestualmente rottamata un’auto omologata in una classe inferiore ad Euro 5.

Il Dpcm prevede incentivi anche per i veicoli commerciali (categoria N1), ciclomotori e motocicli elettrici e ibridi (categorie L1e, L2e, L3e, L4e, L5e, L6e, L7e); ciclomotori e motocicli termici, nuovi di fabbrica (categorie L1e, L2e, L3e, L4e, L5e, L6e, L7e).

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