Gli ambulanti di Vicenza si stanno attivando per trovare con l’Amministrazione comunale specifiche soluzioni ad alcune problematiche emerse nell’ultimo periodo, affinché possa essere garantita a tutti gli operatori la possibilità di lavorare al meglio delle condizioni, nel pieno rispetto delle regole che disciplinano lo svolgimento dei mercati. Il presidente provinciale della FIVA-Confcommercio (Federazione Italiana Venditori Ambulanti), Adriano Girardello interviene per precisare alcuni punti delle questioni aperte. “Partendo dal presupposto che i banchi dei mercati possono essere spostati per i motivi contemplati dal regolamento comunale – sottolinea il presidente – abbiamo il diritto e dovere di trovare una soluzione, condivisa tra gli operatori ambulanti, prospettandola all’Amministrazione con la quale abbiamo da sempre un dialogo aperto e costruttivo. Per questo, stiamo definendo una proposta che riguarda la sistemazione dei banchi che non possono più stare in Piazza Biade e una soluzione per porre fine alla questione, e anche alle polemiche, sullo spostamento di uno o più banchi in Contrà Garibaldi”.
Su quest’ultima problematica va ricordato che il tutto era nato dallo slittamento di un banco durante la fiera del Prenatale, a fianco dell’unica bancarella presente nella piazza, sul lato portici. “Questa soluzione era stata trovata dall’Amministrazione – afferma Girardello -, per conciliare le esigenze degli ambulanti con quelle di chi ha un negozio in prossimità del mercato, poiché entrambi hanno il diritto all’accessibilità e alla visibilità del proprio esercizio commerciale. La soluzione temporanea prospettata dall’assessore Filippo Zanetti per il problema sorto nel mercato del Prenatale è anche una prova tangibile di come, collaborando, si possono risolvere le questioni”.
Con questa logica i rappresentanti della FIVA- Confcommercio stanno proponendo agli operatori dei banchi del martedì in contrà Garibaldi di trovare una assetto definitivo, che non modificherebbe la funzionalità del mercato, ma andrebbe incontro alla richiesta dei negozi situati sotto i portici di avere una migliore visibilità. “Se questa proposta sarà accolta positivamente dagli operatori interessati – precisa Girardello - allora potrà essere sottoposta ad una valutazione del Comune, altrimenti non esiste motivo per effettuare alcun cambiamento”.
Per quanto riguarda i 7 banchi che non possono più trovare posto in Piazza Biade dopo la scoperta che la storica location soffre di gravi problemi di staticità, la proposta su cui sta lavorando FIVA –Confcommercio è quella di prevedere, per i 3 banchi che ancora non hanno un posteggio stabile (gli altri hanno trovato una sistemazione: uno a ridosso di piazza Biade e tre in piazza dei Signori), una dislocazione in contrà Garibaldi, nella tratta che porta in piazza Duomo. La soluzione comporta la chiusura al traffico della strada nelle ore del mercato e la deviazione dei veicoli diretti in via Vescovado su un breve tratto di Via Cesare Battisti, con l’obbligo di girare in contrà Lampertico. Tale soluzione era già stata attivata in occasione del Festival Biblico senza particolari disagi.
“Dobbiamo stilare – spiega Girardello - un piano che consenta di trasferire i banchi, garantendo loro visibilità e una buona accessibilità per i clienti. Questa è una condizione essenziale per il buon funzionamento dei mercati ambulanti che, va sottolineato, rivestono un ruolo di primo piano nella vitalità del nostro centro storico”. A questo proposito il presidente della Fiva-Confcommercio puntualizza sulla questione, sollevata dal Vicesindaco Bulgarini d’Elci, della presenza dei banchi ambulanti a ridosso dei principali monumenti della città: “Gli ambulanti hanno tutto l’interesse di lavorare in un mercato di qualità e investono costantemente nell’ammodernamento delle strutture ¬– afferma Girardello -, dunque è giusto porre in atto tutti i controlli necessari per garantire la sintonia del mercato con il luogo in cui è inserito, ma sarebbe un errore imporre limitazioni e effettuare qualsiasi altra scelta che snaturi le caratteristiche di questo tipo di attività. D’altronde, credo il Vicesidaco Bulgarini sia cosciente che città ancor più turistiche di Vicenza sono generalmente le prime a valorizzare i mercati, perché da sempre rappresentano un elemento di vitalità che i visitatori amano e di valorizzazione delle tradizioni locali. Il commercio ambulante merita di essere salvaguardato come elemento distintivo della nostra città, oltre che come essenziale servizio di vicinato, e non certo ostacolato, lasciando tristemente vuote le nostre vie e le nostre piazze”.
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