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AGENTI E RAPPRESENTANTI: LA PROSSIMA MANOVRA FINANZIARIA ALZI IL TETTO DI DEDUCIBILITÀ DELLE AUTO

Il presidente provinciale Fnaarc-Confcommercio Dainese: “Una richiesta di equità”. Bisson (presidente Concessionari Auto): “Può aiutare filiera automotive e ambiente”

mercoledì 02 ottobre 2024
AGENTI E RAPPRESENTANTI: LA PROSSIMA MANOVRA FINANZIARIA ALZI IL TETTO DI DEDUCIBILITÀ DELLE AUTO AGENTI E RAPPRESENTANTI: LA PROSSIMA MANOVRA FINANZIARIA ALZI IL TETTO DI DEDUCIBILITÀ DELLE AUTO

La prossima Manovra finanziaria renderà finalmente giustizia agli agenti e rappresentanti di commercio, prevedendo il cambio dei limiti di deducibilità sulle auto acquistate da questi professionisti? È quanto spera Fnaarc-Confcommercio, la Federazione di categoria, che in queste ore ha lanciato la campagna #piùdeducibilità, proprio con l’obiettivo di sensibilizzare la politica per risolvere una questione annosa. “Ogni impresa si porta totalmente in deduzione i costi del proprio ufficio – spiega Paolo Dainese, presidente di Fnaarc-Confcommercio Vicenza –. Per noi l’ufficio è l’auto: qui passiamo gran parte del nostro tempo, visto che percorriamo mediamente 60 mila chilometri l’anno, tanto che l’usura dell’autoveicolo è rapida, con la necessità di sostituzioni nel breve periodo, anche prima dell’ammortamento. Ebbene, nel nostro caso quando acquistiamo un’auto possiamo scaricare dalle imposte l’80% di soli 25.822 euro, un “tetto” fermo al 1986, quando i prezzi di mercato delle vetture erano ben diversi”.

Lo conferma anche Vittorino Bisson, presidente dell’Associazione provinciale concessionari ufficiali autoveicoli di Confcommercio Vicenza: “Oggi acquistare un auto con gli standard necessari per un agente di commercio significa investire, mediamente, 40 mila euro: basta questo per capire quanto quel limite alla deducibilità sia anacronistico. Cambiarlo – prosegue Bisson - potrebbe portare benefici non solo ai diretti interessati, ma più in generale al settore automotive e alla collettività. Gli agenti e rappresentanti, solo a Vicenza, sono oltre 3.500, dunque l’impatto sulle vendite potrebbe essere significativo. Ma anche pensando alla riduzione di Co2, il fatto che professionisti con questi livelli di percorrenza possano passare ad auto di ultima generazione ad emissioni bassissime, se non nulle, avrebbe indubbi vantaggi ambientali”.

Per gli agenti e rappresentanti di commercio, dunque, non si tratta di chiedere alcun trattamento di favore, “ma un adeguamento fiscale ai parametri attuali di mercato, permettendo così di poter acquistare auto sempre più sicure, green e anche confortevoli, in linea con le lunghe percorrenze che sosteniamo”, ribadisce il presidente degli agenti di commercio vicentini Dainese, che ricorda anche come il tema della deducibilità fiscale dell’auto sia stato oggetto, in passato, di un’intensa attività sindacale da parte di Fnaarc, con incontri e colloqui, lettere aperte, raccolte firme, coinvolgimento dei media. Quest’anno sarà la volta buona? “Ce lo auguriamo – conclude il presidente di Fnaarc-Confcommercio Vicenza – ci sono tutte le motivazioni perché la Manovra finanziaria possa accogliere finalmente la nostra  richiesta di equità e preveda l’adeguamento dei massimali di deducibilità, sostenendo professionisti che costituiscono un nodo essenziale nella filiera produttiva e commerciale del Paese”.

ATTENZIONE: La notizia è riferita alla data di pubblicazione dell'articolo indicata in alto, sotto il titolo. Le informazioni contenute possono pertanto, nel corso del tempo, subire delle variazioni non riportate in questa pagina, ma in comunicazioni successive o non essere più attuali.

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