"Il provvedimento del governo sui rinnovi delle concessioni nei mercati costituisce quel punto fermo che consente finalmente di chiudere l'emergenza infinita creatasi dopo il recepimento, tredici anni, fa della cosiddetta direttiva Bolkestein". Lo ha detto il presidente di Fiva-Confcommercio, Giacomo Errico, nel suo intervento all’Assemblea nazionale dei quadri dirigenti della Federazione che si è svolta il 7 maggio scorso in Confcommercio Milano, con la partecipazione di oltre 600 ambulanti provenienti da ogni parte d'Italia.
Oggi in Italia le imprese che operano nell'ambulantato sono 166mila contro le 200mila di tredici anni fa. "Gli ambulanti hanno vissuto una situazione di forte disagio: nel nostro comparto non si investiva più perché mancava la certezza del futuro. Con il rinnovo, e sottolineo rinnovo, non proroga - ha proseguito Errico - vogliamo ripartire e quest'assemblea è il punto di partenza per il rilancio globale della categoria, con buona pace dei cosiddetti 'apprendisti stregoni', cioè chi ha cavalcato gli umori della categoria senza creare soluzioni concrete, così come invece abbiamo fatto noi". Una situazione confermata dalle rilevazioni dell’Osservatorio Fiva 2023, realizzato con Format Research, dal quale emerge che nell'ultimo biennio soltanto il 10,1% delle imprese del comparto ha effettuato investimenti e che quest'anno solo il 7,2% ha intenzione di farne.
Sangalli: “Approvare rapidamente le regole condivise”
"Le regole condivise siano approvate con celerità per dare finalmente certezza agli operatori del commercio ambulante, anche nel rivolgere lo sguardo al futuro". Così il presidente di Confcommercio, Carlo Sangalli, intervenendo all'Assemblea Fiva. "Quello del commercio ambulante - ha poi evidenziato - è un settore vivo e dinamico, che fa della presenza sulle piazze e sulle strade il proprio tratto distintivo e della relazione con il consumatore il proprio punto di forza. Una categoria che oggi, dopo la recente approvazione del disegno di legge sulla concorrenza da parte del governo, tiene come non mai a presidiare che quanto faticosamente costruito insieme non venga stravolto nell'iter parlamentare". Questa, ha aggiunto, è "una categoria sulla quale le scelte del decisore pubblico impattano in modo particolarmente intenso: penso ad esempio alla transizione ecologica, con il rinnovo degli automezzi che costituiscono un momento essenziale dell'attività quotidiana". "Qui ci sono tanti imprenditori che insieme sono una grande forza e una grande presenza nel nostro Paese. Questi imprenditori - ha concluso il presidente di Confcommercio - meritano individualmente di non essere lasciati soli e collettivamente di essere rappresentati in modo solido, capace anche di protestare e di proporre, come ha fatto a livello nazionale Fiva in questi anni. Un metodo che è certamente più complicato nel breve periodo, ma nel tempo è l'unico che porta risultati buoni per tutti. Così come oggi stiamo dimostrando".
All’appuntamento milanese è intervenuto, tra gli altri, anche il vicepresidente del Consiglio e ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, per il quale "i mercati all'aperto sono l'anti-inflazione: sono soddisfatto nel sapere che mentre la grande distribuzione aumenta i prezzi ci sono donne e uomini che si svegliano alle 4 di mattina per offrire beni alla portata di tutti".
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