Il prossimo 17 ottobre si aprirà la possibilità di presentare on line, da parte di privati cittadini, la manifestazione di interesse al bando della Regione Veneto che prevede la concessioni di contributi per la rottamazione dei veicoli più inquinanti, per sostituirli con mezzi a basso impatto ambientale (classe euro 6D o superiore) di nuova immatricolazione e dal costo massimo di 40 mila euro più IVA. Il bando ha una dotazione di 7 milioni di euro e permette di ottenere, in base alla classe ambientale del veicolo acquistato, un contributo che va da 2 mila a 7 mila euro. Potranno accedervi i cittadini residenti in Veneto che abbiano un Isee non superiore a 50 mila euro. “È certamente un’opportunità interessante – afferma Vittorino Bisson, presidente dell'Associazione provinciale concessionari ufficiali d'auto di Confcommercio Vicenza – perché consentirà di mettere in strada un buon numero di veicoli a basso impatto ambientale. Ovvio che l’incentivo più alto, destinato all’elettrico, non è alla portata di tutti, considerati i costi attuali di queste vetture, ma è importante che il bando riservi buoni incentivi anche per le auto ibride, le bifuel, fino ad arrivare alle benzina e diesel di ultima generazione, che comunque hanno emissioni di gran lunga inferiori alle vetture che verranno sostituite”. Per ogni nuova auto meno inquinante venduta con i contributi del bando, infatti, potranno essere rottamate auto a benzina e bifuel fino ad euro 4 e diesel fino ad euro 5.
Il bando rottamazione della Regione Veneto si inserisce in un momento buono per il mercato dell’auto, anche nel Vicentino. Gli ultimi dati sulle immatricolazioni diffusi dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ed elaborati da Unrae (Unione Nazionale Rappresentanti Autoveicoli Esteri, associazione aderente a Confcommercio) vedono nella nostra provincia una crescita del 30,43% nei primi nove mesi dell’anno rispetto allo stesso periodo del 2022: da gennaio a settembre 2023 i veicoli immatricolati nel Vicentino sono stati 15.490 contro gli 11.876 dello stesso periodo dell’anno scorso: gli autoveicoli immatricolai in più, dunque, sono stati 3.614. “È un risultato in parte influenzato dalle autoimmatricolazioni delle concessionarie per le vendite a “chilometri zero” – è l’analisi del presidente Bisson -, ma è comunque indubbio che il trend delle vendite sia generalmente positivo, in particolare per le auto ibride e plug-in, con le motorizzazioni benzina stabili e un calo nel gasolio”. A trainare il mercato, per il presidente dei concessionari vicentini aderenti a Confcommercio, sono stati essenzialmente due fattori: “Il ritorno, salvo qualche eccezione, di tempi di consegna ragionevoli, in linea con il periodo pre-covid e poi la forte competitività che si è innescata tra le case automobilistiche, che ha portato ad una nuova politica di sconti o di agevolazioni, ad esempio sui tassi di interesse”. Una situazione che potrebbe essere stata ancor migliore se i consumatori non fossero in questo momento alle prese con la spirale inflazionistica (seppur in via di contenimento) unita alle difficoltà nel credito: “però, a parziale compensazione, c’è dinamicità nel mercato aziendale e flotte – conclude il presidente Vittorino Bisson -, dunque le prospettive di vendita in questo momento e per i prossimi mesi sono positive”.
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