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BENZINAI VENETI IN ASSEMBLEA CON I PRESIDENTI NAZIONALI E IL SOTTOSEGRETARIO BITONCI

Oltre 80 i gestori radunati nella sede di Esac - Confcommercio Vicenza a Creazzo. Il presidente nazionale Bearzi: “Fondamentale il nostro servizio alla cittadinanza”

mercoledì 08 maggio 2024
BENZINAI VENETI IN ASSEMBLEA CON I PRESIDENTI NAZIONALI E IL VICEMINISTRO BITONCI BENZINAI VENETI IN ASSEMBLEA CON I PRESIDENTI NAZIONALI E IL VICEMINISTRO BITONCI

Si è tenuta lunedì scorso a Creazzo, nella sede di Esac-Confcommercio Vicenza, l’assemblea generale dei distributori del Veneto che ha raccolto le tre sigle sindacali di settore: Figisc Confcommercio, Faib Confesercenti e Fegica. L’occasione è stata utile a fare il punto della situazione e ribadire la richiesta al governo di un confronto sul più volte annunciato decreto di riordino del settore. A tal proposito al tavolo era seduto - assieme ai presidenti nazionali delle tre sigle sindacali Bruno Bearzi, Giuseppe Sperduto e Roberto Di Vincenzo - anche il sottosegretario al Ministero delle Imprese del Made in Italy Massimo Bitonci.

A tracciare le indicazioni di fondo è stato il presidente nazionale di Figisc Bruno Bearzi: “Il primo tema riguarda i contratti con i gestori: noi riteniamo che il contratto d’appalto non garantisca e non tuteli il gestore, ma sia preferibile ricorrere a contratti già disciplinati dalle norme di settore quali il contratto di comodato gratuito dell’impianto e fornitura in esclusiva oppure di commissione, perché solo così è possibile assicurare ai lavoratori una durata certa del servizio e le economie necessarie”.

All’ordine del giorno anche la questione dei rialzi, anche rilevanti, del prezzo del carburante alle pompe, argomento sempre molto sentito dalla popolazione: “Quando il diesel e la benzina crescono, la gente pensa che sia colpa dei gestori, ma non è così – spiega Bearzi –. A incidere è il concatenarsi di varie componenti: pesa la crisi internazionale che allunga i tempi di fornitura; incide la tassazione nazionale, che tra Iva e accise pesa per 0,90 centesimi al litro per la benzina e 0,76 al litro per il diesel, e dunque per più della metà; inoltre si fa sentire il cambio moneta dollaro/euro. Il destinatario finale della vendita di carburanti è bene che sappia che i gestori guadagnano 3 centesimi al litro in modalità self-service e 5 in modalità servito. È del tutto evidente come stanno le cose”.

Sull’esposizione del cartello con il prezzo medio, introdotto dal governo e poi bocciato dai giudici amministrativi, il presidente Bearzi sottolinea che “il cartello non ha fatto abbassare i costi, quindi non è servito a niente. Siamo soddisfatti che non sia più obbligatorio procedere all’aggiornamento. In ogni caso tutti coloro che vanno a rifornirsi sono egualmente tutelati dal fatto che ci si può collegare on-line all’Osservatorio prezzi del ministero, dove è possibile consultare il prezzo medio della propria zona oppure della propria tratta di competenza”.

Quanto alla riorganizzazione della rete distributiva, Bearzi sottolinea che “il nostro è un servizio fondamentale per la cittadinanza. Va trovato il giusto equilibrio tra esigenze del gestore e l’offerta del carburante, garantendo presenza, capillarità e professionalità”.

E a questo proposito il viceministro Bitonci ha voluto precisare: “Sappiamo che in Italia i distributori di carburanti sono quasi il doppio della media europea e il progetto di riforma vuole razionalizzare la rete attraverso un sistema di incentivi per aiutare chi deve procedere a bonifiche e alla chiusura di impianti non più a norma”. Il sottosegretario Bitonci ha voluto anche intervenire sul cartello del prezzo medio, la cui operatività di fatto è stata abrogata dal Consiglio di Stato dopo il ricorso delle organizzazioni di categoria: “Già nel disegno di legge sulla concorrenza e poi su quello di riforma del settore che stiamo elaborando e arriverà in Consiglio dei Ministri presumibilmente a fine mese – ha anticipato - si sta valutando una soluzione che vada verso l’utilizzo dei sistemi elettronici e digitali abbandonando il sistema del cartello che non ha avuto un riscontro positivo”.

ATTENZIONE: La notizia è riferita alla data di pubblicazione dell'articolo indicata in alto, sotto il titolo. Le informazioni contenute possono pertanto, nel corso del tempo, subire delle variazioni non riportate in questa pagina, ma in comunicazioni successive o non essere più attuali.

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