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AUTO LE VENDITE DI LUGLIO COL SEGNO "MENO", MA I BONUS AIUTERANNO

Per Bruno Oliviero, presidente della categoria Concessionari Auto di Confcommercio Vicenza, i ritardi nelle consegne per difficoltà nel reperire componentistica influenzano le immatricolazioni

giovedì 05 agosto 2021
AUTO LE VENDITE DI LUGLIO COL SEGNO "MENO" AUTO LE VENDITE DI LUGLIO COL SEGNO "MENO"
Segna un –12,56% il dato delle immatricolazioni di autovetture registrato, in provincia di Vicenza, a luglio 2021 rispetto allo stesso mese dell’anno precedente, mentre l’incremento è del +35,54% nei primi sette mesi del 2021. Questi dati, rilevati dal CED del Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili risentono del confronto con i numeri decisamente bassi dello scorso anno, quando anche le attività dei concessionari d’auto era stata obbligatoriamente sospesa causa pandemia.
“Il dato rilevato a luglio  – commenta Bruno Oliviero, presidente della categoria Concessionari ufficiali d’auto Confcommercio della provincia di Vicenza – risente delle difficoltà riscontrate dalle case costruttrici di auto di reperire materie prime e componenti per alimentare la catena di produzione, una carenza che persiste già da mesi, e che fa ritardare l’immatricolazione dei veicoli già prenotati dai clienti”.
Sull’andamento complessivo del settore auto in provincia, il presidente della categoria rileva: “Stiamo attraversando una fase di difficile ripresa ed ora confidiamo sull’effetto degli incentivi statali all’acquisto di veicoli nuovi e di usati euro 6. La nostra categoria ha infatti appreso con molta soddisfazione la decisione parlamentare, che in sede di conversione del Decreto Sostegni bis ha permesso di stanziare nuovi fondi statali  per prorogare fino al 31 dicembre 2021 il bonus per l’acquisto di auto a basse emissioni e di inserire tra questi anche i veicoli usati più performanti. Le prenotazioni degli incentivi - precisa Oliviero - sono partite dal 2 agosto scorso e credo consentiranno alle aziende del nostro settore di guardare con maggior fiducia alla seconda parte dell’anno”.
Gli incentivi per accelerare il rinnovo del parco circolante italiano attraverso l’acquisto di autovetture e di veicoli commerciali nuovi meno inquinanti, sono calibrati  su determinate caratteristiche tecniche  di emissioni di CO2.  Per quanto riguarda le autovetture, i fondi stanziati finanzieranno gli extrabonus per le elettriche e le ibride plug-in,  con prezzo di listino non superiore a 50mila euro se nuove e 25 mila euro se usate, ma come detto sono previsti incentivi anche se la scelta è per un’auto usata Euro 6 di qualsiasi tipo di alimentazione.
Sulla prospettiva, annunciata dalla Commissione Europea le scorse settimane, di dare lo stop ai motori endotermici tradizionali a partire dal 2035, il presidente dei concessionari d’auto della provincia esprime qualche perplessità: “Le attuali tecnologie termiche sono estremamente validi per limitare le emissioni in atmosfera – dice - per cui credo si debba affrontare la transizione ecologica con un’adeguata ponderazione degli effetti, altrimenti ne risentiranno l’economia e l’occupazione, in particolare della nostra regione che vanta tante realtà nel segmento della produzione di componenti auto. Mi spiego - puntualizza: il nostro Paese ha ancora una preponderante dipendenza dalle fonti fossili, pertanto devono esserci fin d’ora le certezze su quella che dovrà essere la disponibilità adeguata di energia pulita da fonti rinnovabili. La scelta di una mobilità prevalentemente elettrica va inoltre accompagnata dallo sviluppo delle ricariche elettriche veloci nelle città e nelle aree extraurbane, e a prezzi vantaggiosi per gli utenti. Per cui ci auguriamo che questo cambiamento radicale, che comporterà di sicuro un adeguamento di tutta la filiera automobilistica, comprese le reti di vendita, avvenga coinvolgendo la nostra categoria nella decisione di tappe e obiettivi. La lotta contro i cambiamenti climatici è sacrosanta e incontrovertibile e ci trova ampiamente collaborativi – sottolinea -: ciò che sarebbe meglio evitare è di trovarci impreparati come Paese di fronte a una brusca transizione”.    

ATTENZIONE: La notizia è riferita alla data di pubblicazione dell'articolo indicata in alto, sotto il titolo. Le informazioni contenute possono pertanto, nel corso del tempo, subire delle variazioni non riportate in questa pagina, ma in comunicazioni successive o non essere più attuali.

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