Si è svolto a Roma, nella sede di Confcommercio a Piazza Belli, il convegno nazionale di Confcommercio Professioni dedicato al tema dei professionisti e al loro ruolo futuro in una società che cambia.
Nell’ambito del convegno. è stata presentata un'indagine dell’Ufficio Studi di Confcommercio realizzata per Confcommercio Professioni. Lo studio rileva che i liberi professionisti italiani non iscritti a ordini professionali sono 444mila (in dodici anni sono quasi raddoppiati) e che operano per la quasi totalità nei servizi di mercato (98,8%), rappresentano il segmento di gran lunga più dinamico dell’occupazione e generano un reddito complessivo che tra il 2008 e il 2020 è cresciuto del 29,5% passando da 4,9 a 6,3 miliardi di euro. Il totale complessivo dei liberi professionisti è pari a 1milione e 352mila (+16,9% dal 2008 al 2020). Secondo il direttore dell'Ufficio Studi, Mariano Bella, "la notevole performance dei liberi professionisti non ordinistici testimonia da un lato, l’importanza di questo segmento per il traino dell’occupazione e la creazione di nuove opportunità di lavoro, soprattutto in un periodo di stagnazione dell’economia, e, dall’altro, la necessità e la domanda di nuove professioni da parte del mercato per venire incontro a bisogni e nuove esigenze di famiglie e imprese". Tra le nuove professioni spiccano figure tipiche, come amministratori di condominio, guide turistiche, optometristi, e figure emergenti, come designer, influencer, formatori, professionisti Ict, consulenti aziendali, wedding planner, wellness coach. Circa la metà della categoria (49,4%) svolge attività scientifiche e tecniche ad alta specializzazione, ma a registrare gli incrementi più forti tra il 2008 e il 2020 sono le attività complementari dei servizi alla persona, dall’istruzione (+262%) all’assistenza sociale (147%) e al tempo libero (123%).
Le richieste di Confcommercio Professioni per la categorie e gli altri elementi emersi dal convegno possono essere consultati nella pagina dedicata del sito Confcommercio.it.
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