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IL MERCATO VICENTINO DELL’AUTO FRENA, IN ATTESA DEGLI ECOINCENTIVI STATALI

Primo trimestre in calo del 7,2% sull’analogo periodo del 2023. Il presidente provinciale dei Concessionari Confcommercio Vittorino Bisson: “Il Governo faccia presto sui bonus”. Ma per chi non deve “rottamare” il momento giusto per l’acquisto è ora

martedì 09 aprile 2024
IL MERCATO VICENTINO DELL’AUTO FRENA, IN ATTESA DEGLI ECOINCENTIVI STATALI IL MERCATO VICENTINO DELL’AUTO FRENA, IN ATTESA DEGLI ECOINCENTIVI STATALI

Frena il mercato vicentino dell’auto; secondo i dati elaborati da Unrae-Confcommercio (Unione Nazionale Rappresentanti Autoveicoli Esteri), il primo trimestre 2024 si è chiuso infatti, in provincia, con il segno meno per le nuove immatricolazioni di vetture. L’anno parte dunque in salita, dopo gli ottimi risultati che si erano registrati nel 2023.

Nel trimestre gennaio-marzo 2024, infatti, le vetture immatricolate nel Vicentino sono state 5.529 contro le 5.958 dello stesso periodo dell’anno scorso, con un saldo negativo di 429 unità, corrispondente ad un -7,2%. Considerando solo il raffronto tra marzo 2024 e marzo 2023 la forbice negativa si allarga: erano state 2.300 le vetture immatricolate 12 mesi fa, contro le 2.003 di quest’anno, con un differenziale negativo che tocca la percentuale di -12,9%. Non che la situazione sia specifica del territorio provinciale, perché sia in tutta Italia che nel Veneto, marzo 2024 è stato caratterizzato, nel raffronto con lo stesso mese dell’anno scorso, dal segno meno.

E infatti Vittorino Bisson, presidente dell’Associazione provinciale concessionari ufficiali autoveicoli di Confcommercio Vicenza, vede nella situazione creatasi a livello nazionale le ragioni di questa caduta: “La domanda ha molto rallentato per l’attesa dei nuovi ecoincentivi statali, che dovevano essere operativi già nelle scorse settimane e che invece devono ancora entrare in vigore e si spera arrivino quanto prima. Bisogna che il Governo faccia presto a sbloccare la situazione per non compromettere l’andamento del mercato in questo primo semestre: c’è infatti un’aspettativa forte dei consumatori sugli ecoincentivi 2024 perché stiamo parlando di aiuti importanti – sottolinea il presidente Bisson - sia sul fronte degli importi erogati in caso di rottamazione delle auto più inquinanti e contestuale acquisto di veicoli a basse emissioni, sia per l’ammontare complessivo dei fondi che lo Stato metterà a disposizione”. Un freno all’acquisto, però, che secondo il presidente Bisson è in parte ingiustificato: “È comprensibile l’attesa per chi ha effettivamente un’auto vecchia da rottamare, per gli altri, invece, questo è il momento più opportuno per comprare sia un veicolo nuovo che un usato: le case costruttrici – spiega-, proprio per “muovere” una situazione di stallo, stanno investendo molto per proporre in questo periodo prezzi e condizioni vantaggiose sul nuovo, e anche sul fronte dell’usato ora c’è un buono stock su cui contare, mentre quando partiranno gli incentivi ci sarà un calo della quantità perché tante vetture saranno dirottate sulla rottamazione, determinando minori disponibilità e conseguentemente un aumento dei prezzi”. Per dire, insomma, che chi cerca l’occasione, sia nel nuovo che nell’usato, dovrebbe approfittare di questo periodo.

Tornando all’attuale frenata del mercato, ad influire è poi l’ipotesi, che sembrerebbe confermata, di comprendere negli ecoincentivi 2024 anche l’acquisto di veicoli aziendali, con le imprese che rimandano, dunque, in parte gli acquisti (ma in questi giorni la Regione ha emanato i propri eco-incentivi proprio rivolti alle imprese - leggi QUI): “Le imprese sono quelle che più possono contribuire alla transizione green del parco auto - spiega il presidente provinciale dei concessionari aderenti a Confcommercio -, perché grazie alla loro elevata capacità di spesa possono orientarsi su veicoli elettrici e ibridi plug-in, ovvero quelli a emissioni più vicine allo zero ma anche più costosi; e perché puntano a raggiungere una sempre maggiore sostenibilità ambientale”. In questo senso, tra l’altro, va detto che il Vicentino appare particolarmente sensibile al tema, come sottolinea Vittorino Bisson: “Se guardiamo al raffronto 2022-2023 relativo al mercato delle auto HEV - sostanzialmente le classiche ibride che rappresentano, oggi, circa l’80% del mercato -, mentre a livello nazionale la crescita delle vendite è stata del 26%, Vicenza ha registrato un +40%, a dimostrazione che sul nostro territorio l’impatto ambientale delle vetture determina, più che altrove, la scelta di acquisto e non a caso il diesel è in questo momento la motorizzazione più penalizzata”.

Un fronte, dunque, quello della mobilità sostenibile, in cui i vicentini appaiono particolarmente virtuosi e che potrebbe essere un buon segnale per un rinnovo ecologico del parco auto circolante in un territorio che soffre, e non poco, per gli alti livelli di polveri sottili causati anche dal traffico veicolare.

ATTENZIONE: La notizia è riferita alla data di pubblicazione dell'articolo indicata in alto, sotto il titolo. Le informazioni contenute possono pertanto, nel corso del tempo, subire delle variazioni non riportate in questa pagina, ma in comunicazioni successive o non essere più attuali.

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